Salvini: “Intitolare il Ponte sullo Stretto a Berlusconi? Avremo modo di parlarne”
Intitolare il Ponte sullo Stretto a Silvio Berlusconi? Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini non lo esclude.
“Ho pensato a Silvio, indubbiamente, in queste settimane”, dice ai microfoni di Agorà Estate su Rai3. “Sull’intitolazione avremo modo di parlarne, già con merito e orgoglio abbiamo scelto di intitolargli l’aeroporto di Malpensa perché è stato un grande italiano, un grande imprenditore, un grande uomo di sport e comunicazione oltre che un grande politico”.
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Il vicepremier torna anche su uno degli aspetti meno popolari del progetto: “Gli espropri ci sono ovunque quando si fa una grande opera e in Sicilia e in Calabria gli espropriati saranno indennizzati più generosamente rispetto ad altri casi”. Ma liquida i dubbi di tanti verso l’opera al quale il Cipess ieri ha dato il via libera: “Adoro la critica, se è fondata, qui hanno detto che il Ponte non si può fare per via dei terremoti ma, qualora ci fosse un terremoto, l’unica struttura che regge è proprio il Ponte”, afferma.
E poi ancora “Non si può fare per la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta? Dovremo vigilare, certo ma se non posso fare opere pubbliche in Italia per colpa della criminalità organizzata, allora non potrei più costruire nemmeno scuole o ospedali”.
Dopo l’intervista tv, il ministro dei Trasporti ha parlato con i cronisti a Villa San Giovanni, in Calabria, uno dei paesi più interessanti dai lavori del Ponte: “A un livello così avanzato di progettazione e di finanziamento totale non ci siamo mai arrivati. Ora spero che tutti remino nella stessa direzione”, dice il vicepremier.
A una domanda sulla possibilità che l’opera rimanga incompiuta com’è accaduto nel 2011, Salvini ha risposto: “Monti con il governo tecnico dei tagli a tutto e a tutti. Ora c’è un governo solido e coeso con altri due anni davanti. E se ci ripresentiamo ne avremo altri cinque. Quindi non lasceremo buchi senza esito”.
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