Smorfie, urla, imitazioni, Meloni show al Senato: “Non prendo ordini da Musk”
Roma — Chissà che hanno pensato i ragazzi dell’istituto Marconi affacciati in piccionaia, nell’emiciclo di Palazzo Madama, guardando i senatori (e la presidente del Consiglio) gareggiare a chi ululava di più. Un suono gutturale che all’inizio era un «Eeeeeh» — come dire: capirai! — e che poi, replicato una decina di volte, strillato, rimbalzato da un lato all’altro dell’aula, destra e sinistra, si è trasformato in una gara di urlacci scomposti.
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