Stato di diritto, le destre bloccano la missione di monitoraggio dell’Europarlamento in Italia
L’Eurocamera ha cancellato una missione di monitoraggio della commissione Libertà civili di Bruxelles sullo Stato di diritto In Italia. La visita – da calendarizzare entro la fine dell’anno – ieri è stata bloccata dalla Conferenza dei capigruppo con un colpo di mano delle destre: lo stop è passato grazie a una maggioranza composta da Popolari, Conservatori, Patrioti e dal gruppo l’Europa delle nazioni sovrana.
Le opposizioni insorgono. “Un segnale allarmante e un precedente pericoloso”, lo definisce l’eurodeputato Pd Sandro Ruotolo, membro della commissione a cui fanno capo le missioni. “Chi governa non può mettersi al riparo da ogni verifica, né temere la trasparenza delle istituzioni europee”. E annuncia: “Noi non ci facciamo intimidire, riproporremo la missione”.
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Per il co-presidente di Ecr Nicola Procaccini, invece, “la Conferenza dei Capigruppo dell’Eurocamera ha dimostrato che oggi per le sinistre non è più facile come un tempo utilizzare le missioni parlamentari all’estero per fini politici”. Secondo l’europarlamentare di FdI “ora che le maggioranze sono cambiate la questione si è ribaltata contro” i gruppi progressisti colpevoli di fare un “l’uso strumentale e politico” del monitoraggio.
Il gruppo su democrazia, stato di diritto e diritti fondamentali della Commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni del Parlamento europeo è stato creato nel 2018 dopo gli omicidi di giornalisti a Malta e in Slovacchia e potenziato nel 2019: ha il compito di svolgere analisi, audizioni, missioni e proporre azioni al Parlamento europeo. Nell’attuale legislatura, il gruppo è presieduto dalla liberale belga Sophie Wilmès.
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“Censurare il monitoraggio europeo in un momento così delicato è un segnale politico intimidatorio”, rimarca la presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia. “Proprio mentre si discute delle querele contro i giornalisti, delle pressioni politiche e dell’attentato contro Sigfrido Ranucci” e di “una riforma della Rai che non va minimamente incontro al Media Freedom Act europeo”. Episodio grave, sì, ma per ragioni opposte secondo il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi: “È grave che qualcuno al Parlamento europeo abbia proposto una missione in Italia per verificare lo Stato di diritto, la libertà di stampa e la giustizia, peraltro a ridosso di un referendum, non che la missione sia stata bloccata”.
“Quello di screditare l’Italia all’estero – conclude – è un antico vizio della sinistra, che pur di attaccare il governo non esita a danneggiare il nostro Paese: il Partito Popolare Europeo ha fatto benissimo ad opporsi”.
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