“Troppe sentenze pro-migranti”, Meloni attacca i giudici europei
Una bozza è già stata approntata. Ed è frutto dell’interlocuzione tra Giorgia Meloni e la premier danese Mette Frederiksen. Nel mirino della lettera a cui lavorano i governi di Italia e Danimarca c’è la Cedu, la Corte europea dei diritti dell’uomo. Il tema sono i migranti. Secondo i due esecutivi — così riferiscono a Repubblica fonti a diretta conoscenza del dossier — il tribunale internazionale con sede a Strasburgo, a cui aderiscono i 46 paesi membri del Consiglio d’Europa, sarebbe «eccessivamente garantista» nei confronti degli stranieri espulsi o da rimpatriare. Per questo Palazzo Chigi, da mesi, è in allarme. E con la sponda danese (premier socialdemocratica, ma c’è sintonia con Meloni sui migranti) cerca sostegno nel resto del continente, chiedendo una presa di posizione netta, per evitare che la corte “intralci” gli stati nazionali «nel prendere decisioni politiche nelle nostre democrazie». Così si legge nel testo della missiva.
Fonti italiane spiegano che a destare preoccupazione sarebbero state alcune recenti sentenze della Cedu, che potrebbero «rendere temporanea e non definitiva l’espulsione di cittadini stranieri, anche nel caso in cui abbiano commesso crimini gravi». Per questo l’iniziativa italo-danese chiede di reinterpretare la convenzione, in senso restrittivo, per rispettare «le sfide dell’immigrazione irregolare moderna», c’è scritto nel testo provvisorio visionato da Euractiv, perché «ciò che una volta era giusto potrebbe non essere la risposta di domani».
Non c’è ancora una versione finale della lettera, che sarà limata nei prossimi giorni e sarà condivisa in prima battuta con i paesi Ue che fanno parte del gruppo informale sull’immigrazione. Vale a dire, oltre all’Italia, Polonia, Finlandia, Olanda, Grecia, Repubblica Ceca e Ungheria. Ma il senso dell’operazione è chiaro: un’accusa all’organismo che tutela la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Che può esprimersi anche sul concetto di paesi sicuri.

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