Von der Leyen, il giorno del voto: “Gli estremisti non distruggeranno l’Ue” e attacca Orbán. Fonti FdI: “Parleremo dopo il risultato finale”. E arriva il sì dei Verdi
È il giorno del voto a Ursula von der Leyen per il bis alla guida della Commissione Ue. Nessun segnale sul voto di FdI da Giorgia Meloni che si trova a Oxford al vertice della Comunità politica europea. Fonti di via della Scrofa ipotizzano a Repubblica che la delegazione del partito parlerà solo alle 15, a votazione conclusa. La presidente della Commissione designata, come si legge nelle linee guida sui prossimi cinque anni di mandato, si impegna a mantenere la rotta sul Green Deal europeo e intende lanciare un piano per l’industria pulita nei primi 100 giorni del mandato. “Non permetterò agli estremisti di distruggere l’Ue”, dice all’emiciclo di Strasburgo. E attacca Viktor Orbán e il suo viaggio a Mosca da Putin. La votazione è prevista per le 13.
Fonti FdI: si valuta ‘libertà di voto’ ai singoli eurodeputati di FdI
Fonti FdI: “Il nostro sostegno a von der Leyen? Parleremo solo dopo il voto”
Colloquio von der Leyen-Meloni prima della Plenaria
Von der Leyen conclude citando Sassoli, “Speranza siamo noi”
Von der Leyen: “Lo spargimento di sangue a Gaza deve fermarsi”
Il discorso di von der Leyen: “Non permetterò agli estremisti di distruggere Ue”
Von der Leyen: “Nominerò un commissario per il Mediterraneo”
Von der Leyen: “Nominerò un Commissario per la Difesa”
Von der Leyen: “Manterremo la rotta sul Green Deal”
Fonti FdI: si valuta ‘libertà di voto’ ai singoli eurodeputati di FdI
Secondo alcune fonti di FdI, in questi minuti si starebbe valutando di dare “libertà di coscienza” ai singoli parlamentari sulla fiducia a Ursula von der Leyen. Come fosse una votazione su un tema etico. Nel gruppo di Ecr, quindi, non solo ogni delegazione nazionale potrebbe votare in modo diverso, ma anche i singoli eurodeputati di FdI: chi sostenendo Ursula, chi no.
dal nostro inviato a Oxford Lorenzo De Cicco
Il gruppo Ecr: “La maggioranza delle delegazioni è contro il bis von der Leyen, ma il voto è libero”
“In una riunione straordinaria del gruppo Ecr, a seguito del dibattito sugli orientamenti politici della candidata alla carica di presidente della Commissione, un’ampia maggioranza delle delegazioni nazionali ha confermato che voterà contro Ursula von der Leyen. Come in occasione dell’ultima elezione del presidente della Commissione, il voto del gruppo Ecr sarà libero”, affermano i Conservatori in una nota.
Vannacci non vota von der Leyen: “Nessuna squadra confermerebbe un allenatore perdente”
“Ha perso sull’imminente vittoria dell’Ucraina, ha perso sulle sanzioni che avrebbero inginocchiato la Rrussia, ha perso sulla transizione green che ci ha fatto diventare più poveri, ha perso sull’immigrazione irregolare che continua a fluire in Europa senza limiti. A questi fallimenti si aggiunge la sconfitta sui vaccini, per cui è stata pure condannata dalla Corte Ue. Nessuna squadra confermerebbe un allenatore perdente”. Lo scrive su Facebook Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega. “Ecco perché oggi – aggiunge – non darò il mio appoggio a Ursula von der Leyen, simbolo di un’Europa che non ci rappresenta. Il voto degli italiani alle europee è stato chiaro: serve un cambio di rotta netto e deciso”.
Fonti FdI: “Il nostro sostegno a von der Leyen? Parleremo solo dopo il voto”
Ancora nessuna comunicazione ufficiale da Fdi sul voto a Ursula von der Leyen, quando manca meno di un’ora alla votazione a Strasburgo. Bocche cucite dalla delegazione meloniana terminato il discorso nell’emiciclo di Strasburgo della presidente uscente della Commissione Ue. Fonti di via della Scrofa ipotizzano a Repubblica che la delegazione di FdI parlerà solo alle 15, cioè dopo la votazione. Non prima. All’arrivo ad Oxford, dove Meloni sta partecipando al vertice della Comunità politica europea, la presidente del Consiglio non ha rilasciato dichiarazioni.
dal nostro inviato a Oxford Lorenzo De Cicco
Terminato il dibattito al Pe, il voto su von der Leyen alle 13
È terminata la sessione dei lavori della Plenaria dedicata alle linee guida politiche della candidata alla presidenza della Commissione Ue Ursula von der Leyen. I gruppi, ora, si riuniranno per un ultimo scambio di vedute prima della votazione, che inizierà alle ore 13. Il voto sarà a scrutinio segreto ed è previsto che termini attorno alle ore 15. La maggioranza pro-Ue sulla quale finora ha fatto perno von der Leyen – Ppe-Socialisti-Liberali – conta di 401 seggi. A questo numero va aggiunta la compagine dei Verdi, che hanno di fatto annunciato il loro sostegno alla presidente designata. Sono 53 i Greens che compongono il gruppo. Von der Leyen, quindi, parte da un teorico sostegno di 454 voti su 720. A loro vanno aggiunti sei voti dal gruppo Ecr: la delegazione belga di N-Va e quella dei cechi dell’Ods hanno annunciato il loro sì. Ognuna delle delegazioni è composta da tre eurodeputati. Ogni previsione, comunque, resta soggetta al grande rebus dei franchi tiratori.
Ue, M5S: “Nel discorso di von der Leyen promesse per avere voti”
“Il discorso programmatico di von der Leyen dà un colpo al cerchio conservatore e un colpo alla botte verde: promesse sul fronte securitario per rinforzare i confini europei contro i flussi migratori e promesse sul fronte ecologista per rilanciare il Green deal. – dichiarano i capigruppo del M5S delle commissioni Politiche europee di Camera e Senato, Elisa Scutellà e Pietro Lorefice – Promesse per raccogliere consenso e voti sia da parte dei Verdi che da parte dei Conservatori, o almeno parte di loro. Per noi non contano le promesse, ma i fatti che negli ultimi due anni hanno dimostrato da che parte sta von der Leyen: dalla parte della transizione verde militare non da quella ecologia, dalla parte dell’austerità neoliberista e non della solidarietà sociale, dalla parte dei fili spinati e non del superamento degli accordi di Dublino, dalla parte della guerra e della lobby delle armi e non da quella della pace, dalla parte delle case farmaceutiche non da quella della trasparenza. Per questo il Movimento 5 stelle è contrario a un bis della von der Leyen alla presidenza della Commissione europea”.
Borchia: “La Lega non voterà per bis von der Leyen”
“Senza ambiguità, la Lega dice no al bis di Ursula von der Leyen. Nulla di personale – magari al suo posto sarei più accorto nell’utilizzo degli sms – ma fare bene il presidente della Commissione europea è un’altra cosa”, ha ribadito l’eurodeputato Paolo Borchia, capo delegazione della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento europeo. Convinto che si “prospetta una strada in salita, guardando la variopinta maggioranza che la sosterrà, con un finto centrodestra che ha chiesto i voti veri degli elettori di centrodestra per poi andare a formare una maggioranza di comodo con la sinistra”.
Colloquio von der Leyen-Meloni prima della Plenaria
Gli ultimi contatti di Ursula von der Leyen con i gruppi politici hanno avuto luogo fino a poco prima della pubblicazione delle linee guida politiche. E tra questi contatti, spiegano fonti qualificate europee, c’è stato anche il colloquio tra la presidente della Commissione designata e la premier Giorgia Meloni. La telefonata, si spiega, avrebbe avuto luogo ieri in tarda serata. A Meloni, come a tutti gli interlocutori, von der Leyen ha spiegato che, nel suo discorso in Plenaria, non ci sarebbero stati cambi di linea rispetto a quanto illustrato nei giorni scorsi.
“Ascoltiamo il discorso di von der Leyen”. Meloni non decide e FdI si spacca sul voto
Pe: eurodeputata romena interrompe interventi; espulsa dall’Aula
L’eurodeputata dell’estrema destra rumena, Sos Romania, Diana Iovanovici-Sosoaca, è stata espulsa dall’Aula di Strasburgo dopo aver interrotto la seduta – con urla – tre volte. In particolare durante l’intervento della presidente del gruppo dei liberali, Valerie Hayer.
Von der Leyen conclude citando Sassoli, “Speranza siamo noi”
“Lasciatemi concludere con le ultime parole pubbliche del mio amico David Sassoli ha rivolto agli europei solo qualche giorno prima di morire: ‘La speranza siamo noi’. Noi europei siamo la migliore speranza in un mondo pericoloso. E la speranza dell’Europa resta nelle vostre mani, le forze democratiche”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiuso la sua replica al dibattito per il voto al Parlamento europeo sul suo secondo mandato.
Foti (FdI): “No alla desertificazione industriale”
“Sotto il profilo personale Giorgia Meloni come presidente del Consiglio ha sempre avuto buoni rapporti con von der Leyen ma qui è un discorso di prospettiva dell’Unione europea che non può prescindere dal risultato elettorale delle urne dello scorso giugno. Se all’interno della maggioranza venuta fuori dalle europee crescono i Popolari, molto critici verso il Green deal e calano i Socialisti, fan del Green deal, qualcosa vuol dire. Non vogliamo demonizzare il Green deal ma occorre fare una scelta ben precisa di realismo per evitare di creare una desertificazione di politica industriale in Europa. Per noi questo è un elemento dirimente”, ha commentato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati intervenendo questa mattina in diretta su Radio anch’io.
Procaccini: “Saremo misurati nei toni e fermi nei principi”
ÈDa Oxford si attende un’indicazione da Giorgia Meloni sul voto a Ursula von der Leyen. INtanto, nell’emiciclo di Strasburgo continua a parlare il co-presidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini: “Noi, resteremo ciò che siamo: persone misurate nei toni, ma ferme nei princìpi. Come quel giovane universitario della destra italiana, divenuto simbolo trasversale di giustizia e coraggio, che Lei, presidente Metsola, lo ha giustamente citato martedì e domani ricorrerà il 32esimo anniversario dalla sua vigliacca uccisione: Paolo Borsellino. Parafrasando una delle sue affermazione più conosciute: “È bello vivere per ciò in cui si crede”.
Procaccini: “Il voto in Ecr sulla base di interessi nazionali”
“Voglio deludere subito chi si aspetta un’indicazione di voto da parte dell’Ecr. Il nostro gruppo è composto da partiti che non rinunciano alle prerogative nazionali e ognuno si esprimerà sulla base dell’interesse nazionale”. Lo ha detto il co-presidente di Ecr Nicola Procaccini parlando in Aula prima del voto su Ursula von der Leyen. “La testata Politico ha scritto che il destino politico di von der Leyen è nelle mani degli sconfitti” alle elezioni, “comprenderà che qualcosa sta andando storto. Oggi i cittadini hanno sposato le buone idee del centrodestra, e credo che lei debba tenerne conto”, ha aggiunto.
Weber: “Votare von der Leyen per la difendere la democrazia Ue’
“Se vogliamo difendere la nostra democrazia europea, oggi dobbiamo votare per Ursula von der Leyen, la conosciamo ed è pronta a guidare la Commissione europea” nei prossimi cinque anni. Lo ha detto il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, nel dibattito in plenaria a Strasburgo prima del voto sulla presidente designata alla guida della prossima Commissione europea. “Competitività, sostegno all’Ucraina e gestione delle migrazioni irregolari” le tre priorità del programma di von der Leyen, un “programma giusto per il prossimo quinquennio”, ha aggiunto, sottolineando che gli europei “vogliono una Europa unita e non una Europa divisa”.
Tajani: “Bene il discorso di von der Leyen, la voteremo”
Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso apprezzamento per il discorso tenuto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Strasburgo nella plenaria del Parlamento. “Bene il discorso di von der Leyen, dove accoglie molte proposte di Forza Italia. La voteremo”, ha annunciato Tajani su ‘X’.
Bene il discorso di @vonderleyen dove accoglie molte proposte di @forza_italia .La voteremo.— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) July 18, 2024
Von der Leyen: “Il rispetto dello stato di diritto è un dovere”
“Rafforzeremo il nostro lavoro per difendere tutti gli aspetti della nostra democrazia: difenderemo i media libera, la lotta alla corruzione e lo stato di diritto – ha detto ancora la presidente della Commissione designata Ursula von der Leyen parlando alla Planaria – Il rispetto dello stato di diritto è un dovere per tutte le istituzioni europee, in questo bilancio e nei bilanci futuri”, ha scandito con implicito riferimento al dossier ungherese sui fondi del Pnrr congelati per il meccanismo di condizionalità.
Von der Leyen: “Lo spargimento di sangue a Gaza deve fermarsi”
Lo spargimento di sangue a Gaza deve fermarsi, qui e ora. L’umanità non può sopportare oltre. Stiamo lavorando per un maggior sostegno all’Autorità Nazionale Palestinese”, le parole di Ursula von der Leyen nel suo discorso di candidatura alla presidenza della Commissione alla Plenaria dell’Eurocamera. “La soluzione a due Stati è il modo migliore per garantire la sicurezza, per entrambi, israeliani e palestinesi. La gente della regione merita la pace e la prosperità, e l’Ue sarà con loro”, ha aggiunto.
Von der Leyen: “La democrazia non è chi urla di più; è un diritto”
“Per la seconda volta l’affluenza alle elezioni europee è aumentata, invertendo un trend storico. Le persone in Europa ha dimostrato che ci tengono e che vogliono che la loro voce venga ascoltata. È un buon segno per la democrazia europea. Dobbiamo anche essere molto chiari sui pericoli che la nostra democrazia affronta – ha detto in replica la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – Le nostre società non sono mai state così polarizzate dalla fine della Guerra fredda. E permettetemi di essere chiara: noi difenderemo sempre la libertà. Ma la libertà non vuol dire avere il diritto di prendere tutto. Non è chi urla di più e non chi rispetta meno ha il diritto di potere. È lo Stato di diritto che rispettiamo, che ci unisce”.
Il discorso omnibus di von der Leyen, così accontenta (quasi) tutti. Con un occhio di riguardo al Green deal e al Mediterraneo
Von der Leyen conferma l’impegno: taglio emissioni 90% al 2040
“L’obiettivo di tagliare le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040 sarà scritto nella nostra legge Ue sul clima”, ha confermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, pronunciando il suo discorso programmatico al Parlamento europeo per la riconferma alla guida della Commissione Ue.
Patrioti urlano ‘Bravo Orban’ dopo condanna di von der Leyen
Applausi e urla di “Bravo Orbán” si sono sentiti in aula a Strasburgo dagli scranni dei Patrioti mentre la presidente condannava il viaggio a Mosca del premier ungherese.
Le urla solo state sommersi da un lunghissimo applauso dell’Aula alle parole della presidente della Commissione che ha bocciato in maniera nettissima il viaggio di Viktor Orbán a Mosca.
Von der Leyen: “Da Orban politica dell’appeasement su Mosca”
“Due settimane fa un premier europeo si è recato a Mosca. Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell’acquiescenza, dell’appeasement, una politica di eccessive concessioni – ha detto Ursula von der Leyen, facendo riferimento a Viktor Orban, nel suo discorso di candidatura alla presidenza della Commissione alla Plenaria dell’Eurocamera. – Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina e l’Ue sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario”, ha scandito
Von der Leyen: “Stop dipendenza energetica dalla Russia per sempre”
“Ci assicureremo che l’era della dipendenza energetica fossile dalla Russia sia finita una volta per tutte”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Parlamento europeo per il voto di conferma a un secondo mandato. L La dichiarazione è stata accompagnata da un lungo applauso da parte degli eurodeputati dell’Aula.
Il discorso di von der Leyen: “Non permetterò agli estremisti di distruggere Ue”
“Demagoghi ed estremisti vogliono distruggere il nostro stile di vita. Sono pronta a battermi con tutte le forze democratiche di questo Parlamento per evitarlo”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Parlamento europeo per il voto di conferma a un secondo mandato.
Von der Leyen: “Nuovi modi per la lotta alle migrazioni illegali”
“Rifletteremo su nuovi modi per contrastare la migrazione irregolare nel rispetto del diritto internazionale e garantendo soluzioni sostenibili ed eque per i migranti stessi”, ancora nelle linee guida di Ursula von der Leyen pubblicate poco prima del voto in aula sulla sua conferma alla presidenza della Commissione Ue. “Intensificheremo inoltre il nostro lavoro sui rimpatri, sulla prevenzione della migrazione illegale e sulla lotta al traffico di esseri umani. Garantirò una maggiore trasparenza nei confronti del Parlamento europeo su tali accordi”, aggiunge von der Leyen.
Von der Leyen: “Nominerò un commissario per il Mediterraneo”
Per i prossimi cinque anni di mandato “nominerò un commissario per il Mediterraneo che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi”, si legge nelle linee guida politiche della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il futuro commissario, precisa von der Leyen, lavorerà a stretto contatto con l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza.
Von der Leyen, tra le linee guida del prossimo mandato: “Proporrò un nuovo fondo Ue per competitività”
“Guardando al futuro, il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica” e “per questo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato”. Si legge sempre nelle linee guida politiche della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Per quanto riguarda i finanziamenti e gli investimenti pubblici, la prima priorità sarà garantire l’utilizzo delle risorse disponibili tramite NextGenerationEU e il bilancio attuale”, ha sottolineato.
Von der Leyen: “Nominerò un Commissario per la Difesa”
“Per contribuire al coordinamento del lavoro sulla difesa a livello europeo, nominerò un Commissario per la Difesa, che lavorerà a stretto contatto con il prossimo Alto Rappresentante/Vicepresidente, in conformità con i trattati Trattati”. È quanto si legge ancora nelle linee guida di Ursula von der Leyen pubblicate poco prima del voto in aula sulla sua conferma alla presidenza della Commissione Ue. “Il nostro lavoro nei prossimi cinque anni si concentrerà sulla costruzione di una vera e propria Unione europea della Difesa. Gli Stati membri manterranno sempre la responsabilità delle proprie truppe, dalla dottrina allo schieramento, ma l’Europa può fare molto per sostenere e coordinare gli sforzi per rafforzare la base industriale della difesa, l’innovazione e il mercato unico”, si legge ancora.
Ursula alla prova d’Aula, l’ultimo assist ai Verdi contro i franchi tiratori
Von der Leyen: “Manterremo la rotta sul Green Deal”
La presidente della Commissione designata Ursula von der Leyen si impegna a mantenere la rotta sul Green Deal europeo e intende lanciare un piano per l’industria pulita nei primi 100 giorni del mandato. E’ quanto si legge nelle linee guida sui prossimi cinque anni di mandato pubblicate prima del dibattito in Aula al Parlamento europeo. “Questo preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”, si legge nel documento in cui von der Leyen annuncia che proporrà una legge per accelerare la decarbonizzazione industriale.
Si vota il bis a von der Leyen
È il giorno del voto sul bis a Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue. La presidente designata punta ad almeno 380 voti. Difesa, Green deal e competitività i pilastri del discorso che espone nell’emiciclo di Strasburgo. Attesa per un segnale sul voto di FdI da Giorgia Meloni che si trova a Oxford al vertice della Comunità politica europea.
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