Acquagym: non solo per dimagrire ma anche un alleato per le articolazioni

Muoversi fa bene a ogni età. Ma non sempre è facile trovare la giusta motivazione, soprattutto per iniziare. In questo senso, le attività sportive di gruppo possono essere un incentivo. E praticarle in acqua rende più facile sopportare lo sforzo e riduce il rischio di infortuni. È questo il segreto dell’acquagym o meglio, dell’aerobica in acqua, un tipo di ginnastica “dolce” sempre in voga, che nonostante la fama di esercizio poco impegnativo può effettivamente risultare benefica per la salute, e aiutare in particolare a buttare giù i primi chili di troppo. Ovviamente, solo se fatta con serietà e con la dovuta dedizione.

L’equilibrio il vero test della longevità. Provate a stare in piedi su una sola gamba di Irma D’Aria 27 Marzo 2025

L’equilibrio il vero test della longevità. Provate a stare in piedi su una sola gamba

Perdere peso

Lo scopo per cui ci si iscrive più spesso a un corso di acquagym è quello di perdere peso. E seppur senza fare miracoli, l’aerobica in acqua può effettivamente aiutare a buttare giù quanto meno i primi chili di troppo. Una conferma recente arriva da una ampia analisi pubblicata sulla rivista Bmj Open da un team di ricercatori cinesi e coreani.

L’equilibrio il vero test della longevità. Provate a stare in piedi su una sola gamba

Lo studio ha comparato i risultati di 10 trial clinici effettuati negli scorsi anni, in cui un totale di 286 partecipanti hanno preso parte a varie tipologie di programmi di esercizio aerobico in acqua (dalla ginnastica più tradizionale, alla zumba, allo yoga acquatico), con una frequenza media di tre volte a settimana e sessioni della durata di circa un’ora. I risultati confermano che l’acquagym può aiutare a dimagrire, in particolare le donne over45 in sovrappeso o con obesità: in media dopo 10 settimane si perdono circa 3 chili e 3 centimetri di girovita.

Come dicevamo, gli effetti sono positivi, ma non certo miracolosi: dallo studio non emergono infatti effetti sull’indice di massa corporea, sulla percentuale di grasso corporeo o sulla circonferenza dei fianchi, tutti importanti indicatori nella valutazione degli eccessi ponderali e dei loro effetti sulla salute.

L’equilibrio il vero test della longevità. Provate a stare in piedi su una sola gamba

Allenamento in acqua

“La letteratura scientifica conferma che l’aerobica in acqua può offrire dei benefici in termini di perdita di peso, soprattutto negli over 60 – spiega Deodato Assanelli, professore di Medicina dello sport e dell’esercizio fisico dell’Università di Brescia e medico sociale del CUS di Brescia – . Per funzionare deve essere svolta sotto la supervisione di personale qualificato, e rende un po’ meno dell’esercizio a secco, ma presenta anche evidenti vantaggi per chi ha problemi alle caviglie, alle ginocchia o alla colonna, e ha un aspetto sociale che può renderla più piacevole rispetto all’allenamento in solitaria”.

Per persone in sovrappeso o con obesità, l’allenamento in acqua quindi sicuramente un buon punto di partenza. Un modo per perdere i primi chili, e trovare così la forza di intraprendere esercizi più mirati e faticosi, integrando magari l’acquagym con un allenamento più tradizionale, fuori dalla piscina, meglio se con supervisione, individuale o per gruppi omogenei.

“È importante sottolineare che qualunque tipo di esercizio si scelga, perché funzioni l’allenamento deve essere un po’ faticoso, deve produrre un po’ di ‘batticuore’ – sottolinea Assanelli – e va portato avanti con costanza, perché se i primi risultati si iniziano a vedere già dopo circa un mese, per stabilizzare la situazione, e ottenere quindi cambiamenti reali e a lungo termine, servono almeno sei mesi, se non un anno. Solo allora si modifica, in modo stabile, la struttura corporea ed il metabolismo e si cambia in meglio, in modo stabile e duraturo, al prezzo di una fatica iniziale e di tanta convinzione e motivazione”.

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Mantenersi in salute

L’esercizio fisico non è importante solo per chi deve perdere peso: mantenersi attivi è parte integrante di uno stile di vita salutare, tanto che l’Oms raccomanda almeno 150minuti di attività fisica moderata a settimana per tutti, adulti e ultra 65enni, come strategia essenziale di prevenzione. Anche in questo caso, l’attività in acqua è un’opzione efficace: che si tratti di ginnastica, camminata, zumba, acquacycling o waterwalking, qualunque attività aerobica in acqua contribuisce a raggiungere la nostra quota di esercizio settimanale, al pari di quelle all’asciutto.

È questione di preferenze individuali, quindi: se si trova meno noioso faticare in piscina, l’acquagym è senz’altro un’attività perfetta per mantenersi in salute. Riguardo ad alcuni degli effetti benefici che si sentono pubblicizzare per la ginnastica in acqua, invece, è bene mantenere una certa dose di sano scetticismo: non esistono prove scientifiche che tonifichi e rassodi la pelle, decontragga i muscoli, o aiuti a migliorare la circolazione; almeno, non più di qualunque altro tipo di attività aerobica. È utile per la circolazione sanguigna.

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Benefici per la riabilitazione

“Gli esercizi svolti in acqua hanno fondamentalmente due vantaggi”, racconta a Alessio Baricich, responsabile Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale dell’Istituto Clinico Humanitas e professore di medicina fisica e riabilitativa della Humanitas University – il primo è che l’acqua offre più resistenza dell’aria, e può quindi essere di supporto nell’esercizio di rinforzo muscolare, specie nelle fasi iniziali di un trattamento riabilitativo dopo un trauma o un intervento chirurgico; il secondo è che l’azione di galleggiamento riduce l’impatto della gravità sulle articolazioni, e previene quindi il rischio di sovraccarico funzionale”.

Giochi d’acqua per tornare in forma

In ambito medico, dunque, la ginnastica in acqua viene utilizzata per la riabilitazione e la prevenzione in pazienti in cui è necessario preservare le articolazioni, come può capitare ad esempio in seguito ad un intervento di chirurgia ortopedica. Ed è particolarmente indicata anche per migliorare il controllo propriocettivo, un aspetto particolarmente importante nella riabilitazione in caso di traumi o patologie infiammatorie che provocano dolori o ridotta capacità motoria. “Un altro ambito in cui l’allenamento in acqua può risultare utile è il trattamento di edemi e linfedemi”, conclude Baricich. “In questi casi, la compressione che si ha per effetto dell’acqua aiuta a ridurre il gonfiore, in associazione con l’esercizio aerobico che è di per se già efficace”.

Questo articolo fa parte della nuova rubrica di Salute ‘Muoviti e guarisci- L’esercizio fisico come medicina’. Racconteremo, con articoli e video, l’importanza

dello sport e del movimento nella vita quotidiana. Un’attività che ha un peso specifico per vivere bene e a lungo e che può contrastare molte malattie.

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