Bevande zuccherate, tra gli effetti del troppo consumo non ci sono solo diabete e obesità
Sappiamo ormai da tempo che bere bevande gassate può farci ingrassare e aumentare il rischio di sviluppare il diabete, con conseguenti ricadute sul rischio cardiovascolari. Ora, uno studio dell’Università di Porto ha scoperto un nuovo sorprendente effetto: il consumo regolare di queste bibite aumenta anche il rischio di caduta dei capelli. Al contrario, un buon livello di vitamina D potrebbe aiutare a prevenire l’alopecia.
Lo studio
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nutrition and Health, si basa sui dati provenienti da 17 pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria, che hanno coinvolto complessivamente più di 61.330 partecipanti. L’obiettivo dei ricercatori era quello di capire quale fosse l’impatto della dieta sulla salute dei capelli. I risultati dello studio evidenziano che le concentrazioni alte di vitamina D sono associate a una minore gravità dell’alopecia, mentre l’elevato consumo di bevande zuccherate è risultato correlato positivamente alla perdita di capelli, in particolare negli uomini.
“Lo studio conferma un aspetto che chi lavora con la salute del capello conosce bene: la correlazione tra carenze nutrizionali, diete non bilanciate e alopecia o assottigliamento del fusto è ormai evidente”, commenta Elisabetta Benini, responsabile del team di tricologi di CRLAB. “Ferro e vitamina D sono da tempo riconosciuti come fattori cruciali per la salute di pelle e capelli, ma ciò che ho trovato particolarmente rilevante in questa ricerca è il legame con il consumo eccessivo di zuccheri e alcol, aspetti spesso sottovalutati”, aggiunge.
Bevande zuccherate
In particolare, uno studio condotto da ricercatori cinesi nel 2023 ha scoperto che i giovani uomini che consumano bevande zuccherate sette volte a settimana hanno più del triplo delle probabilità di perdere i capelli. Nella nuova ricerca, gli scienziati hanno evidenziato che in tutti gli studi analizzati le bevande zuccherate influiscono sulla densità, la crescita, lo spessore, la lucentezza e la caduta dei capelli. In uno studio in particolare, i ricercatori hanno scoperto che coloro che bevono più di 3500 ml a settimana, ovvero circa 11 lattine, hanno maggiori probabilità di soffrire di questa condizione, in particolare gli uomini.
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Studi precedenti hanno suggerito che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che ‘’elevato contenuto di caffeina in queste bevande può aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. L’eccesso di zucchero è inoltre collegato ad una cattiva circolazione e infiammazione, che possono indebolire i follicoli piliferi e aumentare la caduta dei capelli.
Vitamina D
Ma gli scienziati hanno anche scoperto che la vitamina D riduce il rischio sia di alopecia androgenetica, quella di tipo genetico, sia di alopecia areata, cioè quella perdita improvvisa dei capelli, legata al sistema immunitario che attacca i follicoli piliferi.
“Spesso ci si concentra solo sui prodotti da applicare, dimenticando che i capelli riflettono prima di tutto quello che accade all’interno del nostro corpo”, dice Benini. “Senza una cura più ampia – che comprende alimentazione equilibrata, stile di vita sano e gestione dello stress – qualsiasi trattamento esterno rischia di avere un effetto limitato”, aggiunge. “È vero che lo zucchero non è di per sé la causa diretta della caduta, ma è altrettanto vero che un suo eccesso può con il tempo alterare i processi metabolici – continua Benini – e favorire infiammazioni che inevitabilmente si riflettono anche sui capelli. Lo stesso vale per l’alcol, che influisce negativamente sull’equilibrio ormonale e metabolico, indebolendo ulteriormente la struttura del capello”.
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Salute a 360°
“È bene ricordare che qualsiasi fonte di stress – fisico o emotivo – porta l’organismo a entrare in modalità di protezione, risparmiando energia per le funzioni vitali: i capelli, non essendo necessari alla sopravvivenza, diventano così tra i primi a risentirne”, sottolinea ancora l’esperta. “A tutto questo si aggiungono fattori individuali come la predisposizione all’obesità o a uno stress ossidativo più marcato, che rendono alcuni soggetti ancora più vulnerabili. Per questo motivo, parlare di ‘cura del capello’ – conclude – significa in realtà parlare di una cura di sé a 360 gradi, quotidiana e costante. Solo così la salute dei capelli può davvero riflettere la salute complessiva del corpo”.
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