Cataratta: tutto quello che c’è da sapere sui problemi post-operatori
Negli ultimi giorni sono arrivate in redazione tantissime domande sul tema della cataratta e sugli eventuali problemi legati alla vista dopo l’intervento chirurgico. Alcuni lettori, come la signora Fedele, ci raccontano di dover indossare occhiali da sole molto scuri per uscire di casa a causa di un fastidioso problema di abbagliamento, anche a distanza di mesi dall’operazione. Altri si chiedono se sia normale dover ripetere l’intervento con il laser fino a quattro volte o, come ci ha scritto un altro lettore, come mai la capacità visiva sia peggiorata a tal punto da mettere in discussione la qualità dell’intervento stesso.
Molti di voi si interrogano su quanto sia normale avere ancora fastidi, lacrimazione, visione sfocata o difficoltà a leggere, mentre altri si preoccupano per la possibilità di non riuscire più a vedere bene come speravano, o di dover portare ancora gli occhiali.
Per rispondere a tutti questi dubbi abbiamo chiesto a Stanislao Rizzo, direttore della UOC di Oculistica del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs e professore ordinario di Oculistica presso l’Università Cattolica di Roma, di chiarire quale sintomatologia rientra nella norma dopo l’intervento di cataratta e cosa invece merita un approfondimento medico. Continuate a scriverci: il nostro obiettivo è darvi risposte chiare e complete, per aiutarvi a vedere di nuovo al meglio.

Cataratta: 10 cose da sapere prima di fare l’intervento
Mandate le vostre domande a salute@gedi.it
Risposta. L’intervento di cataratta rappresenta uno dei più eseguiti al mondo con circa 650.000 operazioni ogni anno solo in Italia. Questo intervento consiste nella rimozione del cristallino divenuto opaco, che viene sostituito con una lente intraoculare, anche chiamata cristallino artificiale. Negli anni la tecnica si è molto evoluta, diventando sempre più sicura e meno invasiva, permettendo così un recupero visivo rapido ed efficace. Grazie all’innovazione delle lenti intraoculari, oggi l’intervento non si limita a rimuovere la cataratta, ma consente anche di correggere difetti visivi importanti come miopia, ipermetropia e astigmatismo.
Miopia, dodici cose da sapere prima di fare l’intervento laser
Tuttavia, come ogni procedura chirurgica, esistono dei rischi. La complicanza più grave è l’endoftalmite, un’infezione interna all’occhio che può compromettere seriamente la vista.
Nella maggior parte dei casi, il paziente recupera bene dopo l’intervento, con disturbi minimi (rossore, bruciore, sensazione di corpo estraneo) sia durante che dopo la chirurgia, e può riprendere presto le normali attività. A volte, però, anche in interventi ben riusciti, si può avvertire anche la comparsa di corpi mobili (mosche volanti), spesso dovuti a condizioni preesistenti del vitreo che prima non erano visibili a causa della cataratta.
Inoltre, ci sono casi in cui può rimanere un difetto visivo residuo, correggibile con occhiali, legato a una lieve imprecisione nel calcolo della lente da impiantare. Questo può succedere soprattutto in occhi con caratteristiche particolari, come miopie o ipermetropie elevate, o in presenza di alcune patologie oculari. Esistono tuttavia anche complicanze durante intraoperatorie, come la rottura della capsula posteriore o l’emorragia espulsiva, sebbene siano molto rare.
Tra i possibili problemi successivi all’intervento ci sono il distacco di retina, l’uveite, l’edema maculare e il glaucoma. Infine, con il tempo, può verificarsi un’opacizzazione della capsula posteriore (cataratta secondaria), che causa un nuovo annebbiamento della vista. In questi casi, il problema si risolve facilmente in ambulatorio con la capsulotomia Yag-laser, che apre una piccola finestra nella capsula posteriore per ripristinare la trasparenza.
In conclusione, l’intervento di cataratta è oggi molto sicuro, poco invasivo ed efficace per milioni di persone, ma non bisogna sottovalutare i rischi dello stesso, motivo per cui è sempre essenziale una corretta valutazione e indicazione da parte dell’oculista curante.
Glaucoma e cataratta: quando serve operare, cosa aspettarsi
Le informazioni riportate vanno intese esclusivamente a scopo informativo: non rappresentano in alcun modo una consulenza medica e non possono sostituire diagnosi o indicazioni di trattamento consigliati dal proprio medico o da uno specialista.
Condividi questo contenuto: