Il legame tra bevande zuccherate e diabete può dipendere dal microbioma intestinale

ll microbioma intestinale sembra mediare il legame tra il consumo di bevande zuccherate e il rischio di diabete. È il risultato che emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, condotto dagli scienziati dell’Albert Einstein College of Medicine. Il team, guidato da Qibin Qi, ha valutato una coorte di adulti statunitensi di etnia ispanica e latina, considerando le differenze nel microbiota intestinale e i metaboliti del sangue dei partecipanti in base al consumo di bevande zuccherate.

il campione dello studio

Le informazioni sono state raccolte dall’Hispanic Community Health Study/Study of Latinos (HCHS/SOL), un’indagine che coinvolge 16 mila partecipanti residenti a San Diego, Chicago, Miami e nel Bronx.

Bevande zuccherate e rischio diabete

È risaputo, premettono gli esperti, che il consumo di bevande zuccherate aumenta il rischio di diabete, ma il meccanismo alla base di questa relazione non è chiaro. Gli esperti hanno dimostrano che i metaboliti prodotti dai microbi intestinali potrebbero svolgere un ruolo centrale in queste dinamiche. Il profilo metabolico alterato osservato nei consumatori di bevande zuccherate, in effetti, è stato associato a un rischio più elevato di sviluppare diabete nell’arco del follow-up di 10 anni.

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“Il nostro lavoro – afferma Qi – suggerisce un potenziale meccanismo per spiegare perché le bevande zuccherate siano dannose per il metabolismo. I nostri risultati sono di natura osservativa, ma forniscono spunti per potenziali strategie di prevenzione”.

Il consumo di bevande zuccherate negli Usa

Le bevande zuccherate, sostengono gli scienziati, rappresentano la principale fonte di zucchero nell’alimentazione degli adulti statunitensi. Nel 2017 e 2018, la popolazione americana ha consumato in media 34,8 grammi di zucchero aggiunto al giorno a causa di questi prodotti. Nell’ambito dell’indagine, il gruppo di ricerca ha raccolto campioni fecali di un sottoinsieme di 3.035 partecipanti. I dati sono stati utilizzati per caratterizzare i microbiomi intestinali e identificare l’associazione tra l’assunzione di bevande zuccherate, la composizione del microbioma intestinale e i metaboliti sierici.

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Che cosa sappiamo

Il lavoro dimostra che un elevato consumo di bevande zuccherate era associato a cambiamenti nella composizione batterica intestinale. È interessante notare, commentano gli studiosi, che i batteri riscontrati in misura maggiore non erano associati direttamente allo zucchero ingerito dalle bevande. “Abbiamo scoperto – continua Qi – che diversi metaboliti correlati al microbiota sono associati al rischio di diabete. In altre parole, questi metaboliti possono predire il rischio di diabete. C’è da sottolineare, però, che i campioni sono stati raccolti da un sottoinsieme di partecipanti, quindi sarà necessario condurre ulteriori approfondimenti con coorti più ampie e variegate. In futuro – conclude – contiamo di verificare se batteri e metaboliti possono mediare l’associazione tra bevande zuccherate e rischio di diabete”.

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