Lo psicologo sotto l’ombrellone? Attenzione ai rischi
Un tour nelle spiagge italiane per offrire ai bagnanti la possibilità di dialogare direttamente con uno psicologo. Una consulenza non sulla poltrona di uno studio ma sul lettino o la sdraio. Un’idea divertente che però rischia di far passare un messaggio sbagliato sulla psicoterapia. Un percorso complesso che va fatto con serietà e seguendo indicazioni precise.
Psicoterapia sotto l’ombrellone
La prima parte di questo ‘viaggio’ si è conclusa il 7 agosto fra Riccione, Bari e Cagliari, le prime località dove si è svolta l’iniziativa ‘Lo Psicologo in Spiaggia’, organizzata dall’associazione Pubblica che sta raccogliendo le firme per portare in Parlamento una proposta di legge per istituire a livello nazionale lo psicologo gratuito per tutte e tutti
Al viaggio itinerante ha partecipato anche Alessandro Iacubino, lo psicologo che nei giorni scorsi ha trasformato gli ombrelloni delle spiagge del Gargano in uno studio per parlare di benessere psicologico.

Un’iniziativa che però può essere utile per parlare di benessere psicologico in generale ma non può essere un’occasione per sostituire l’ombrellone allo studio del psicoterapeuta. Perché un percorso di psicoterapia va fatto in un ambiente adeguato.
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L’esperta: “Un rischio per la salute dei pazienti”
Ne è convinta Anna Maria Giannini, docente di Psicologia generale alla Sapienza Università di Roma. “Il tour costiero del terapeuta ‘da ombrellone’ è un rischio per la salute dei pazienti. Così come lo sono interventi fuori dalle regole, dalle app ai mental coach on line, dove non si garantisce il setting di intervento, ovvero l’insieme di ambiente interno, ambiente esterno e un complesso di regole ben definite. Territori in cui si avventura gente che non ha competenze psicologiche, ma in questo modo oltre a screditare la professionalità e la serietà del nostro lavoro, si rischia di fare danni alla salute degli utenti”, spiega l’esperta.
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La bocciatura dell’Ordine degli psicologi
E infatti l’iniziativa di Iacubino è già stata bocciata dall’Ordine degli psicologi pugliese che l’ha definita ‘poco professionale’ e non rispettoso delle regole
“Non metto in dubbio la buona fede e le intenzioni positive di Alessandro Iacubino ma è bene dire che il compito dello psicologo non è dare consigli ma avviare processi di consapevolezza e di cambiamento, oltre a garantire continuità”, avverte l’esperta.
“Rischio di confusione”
A chi le fa notare che in situazioni di emergenza, il setting per lo psicologo può cambiare, Giannini replica: “È vero, in casi di guerre, catastrofi naturali come inondazioni e terremoti lo psicologo interviene sotto le tende, nei camion, negli ospedali da campo. Ma in questo caso è diverso. L’ombrellone in riva al mare non rappresenta fortunatamente un contesto di emergenza ma di piacere. Ecco perché torno a dire che con la consulenza psicologica gratuita direttamente in spiaggia, a contatto con le persone, tra relax e vacanza, ovvero in un contesto ‘non tradizionale’ si rischia di fare solo confusione nella cittadinanza”.
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