Lo smartphone ti dirà cosa succede a cuore ed arterie mentre fumi
Svapo o sigaretta? Chi preferisce l’una o l’altra strategia di fumo, a magari punta sulle abitudini “duali” alternandole, tenga presente che la nicotina fa comunque effetto. Ma, forse, la sua azione non è sempre e solo concentrata sullo stesso obiettivo. Le sigarette standard andrebbero ad impattare direttamente sul cuore, mentre quelle elettroniche concentrerebbero gli effetti sulle arterie. In tutti i casi, insomma l’apparato cardiovascolare soffrirebbe comunque. L’ipotesi, perché di questo si tratta, nasce da una ricerca apparsa sul Journal of the American Heart Association che colpisce non solo per i risultati capaci di differenziare una sorta di pertinenza geografica nell’attività della nicotina in base al mezzo di rilascio, ma anche per le modalità con cui è stata condotta.
A svelare l’arcano delle differenti azioni della sostanza nelle e-cig o nelle sigarette classiche è stato infatti uno studio su modelli sperimentali che potrebbe diventare patrimonio diffuso, in futuro, grazie alla telecamera dello smartphone. Lo studio è stato condotto da esperti dell’Università della California del Sud, degli Huntington Medical Research Institutes e dell’Università della California di Irvine, coordinati da Rashid Alavi, e Niema Pahlevan, titolare della Gordon S. Marshall Early Career Chair in Engineering presso l’Università della California del Sud.
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Una telecamera mostra gli effetti
Pahlevan, come riporta una nota dell’ateneo americano, è un esperto nella fisica dei flussi per l’applicazione nella diagnosi e nel trattamento medico. La ricerca si è basata su un’innovativa tecnica di analisi basata sulla dinamica dei fluidi per misurare l’impatto dell’esposizione alla nicotina che entra con il vapore di sigaretta elettronica e quello della sigaretta tradizionale.
Lo studio è stato condotto su modelli animali con tecniche specifiche. Ma l’approccio si può trasferire anche agli esseri umani, con le fotocamere degli smartphone che colgono eventuali anomalie nella funzione cardiovascolare. In pratica, la fotocamera dello smartphone andrà a catturare cattura immagini della pelle del collo.
Come lavora l’algoritmo
E poi? “Un algoritmo estrae la dilatazione della parete dei vasi dalle vibrazioni della pelle registrate nelle immagini – spiega Pahleva -. Questa forma d’onda di dilatazione rispecchia la forma d’onda della pressione nelle grandi arterie, come la carotide, dove la viscoelasticità della parete è minima”. Grazie a questo approccio, gli studiosi hanno visto che (sempre nei modelli animali) le sigarette elettroniche contenenti nicotina avrebbero un impatto sulla funzione dei vasi, mentre quelle tradizionali agirebbero anche sulla contrattilità del ventricolo sinistro, che quindi si potrebbe “sfiancare” più facilmente. Il tutto, con potenziali effetti a lungo termine.
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Cosa propone il futuro
Lo studio propone un’interessante chiave di lettura per osservare direttamente come e quanto la nicotina (anche per le e-cig qualora presente) possa agire sui vasi. Anche oltre quanto già si sa, anche se non ci si pensa. La sostanza infatti fa aumentare i battiti e soprattutto favorisce la vasocostrizione delle arterie, che col tempo porta ad una minor elasticità dei casi favorendo la comparsa di ipertensione e quindi aumentando il rischio di infarto, ictus e scompenso cardiaco.
Ma soprattutto lo studio offre l’opportunità di far vedere in diretta o quasi, un domani, cosa avviene nell’apparato cardiovascolare del singolo fumatore. Insomma una App su misura per lo smartphone potrebbe offrire una sorta di “test” diretto per valutare quando avviene. Per questo la ricerca potrebbe proporre una modalità di screening importante, anche oltre la popolazione dei fumatori che comunque potrebbero scoprire da soli quanto il fumo può danneggiare la loro salute, “fotografando” le arterie.
Dire addio alle sigarette
L’obiettivo è infatti registrare eventuali danni cardiovascolari utilizzando solo misurazioni della forma d’onda della pressione a livello delle arterie carotidi, rilevando quello che viene definito il “polso” del collo. E quindi si potrebbero avere test più rapidi, oltre che facili da svolgere. Ma soprattutto, osservando cosa accade, chi fuma potrebbe rendersi conto davvero di quanto è importante smettere. Perché non è mai troppo tardi.
Dire addio alle sigarette, a qualunque età, è fondamentale per vivere più a lungo. E per cuore e vasi dopo un anno dall’ultima “boccata” si riduce di circa la metà il pericolo di patologie cardiovascolari, come infarti o ictus. Addirittura dopo qualche anno il rischio di malattia cardiovascolare legato a questo fattore in pratica arriva ad azzerarsi.
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