Malattie respiratorie, guida alle vaccinazioni per i pazienti
Ogni volta che un malato di una patologia respiratoria viene colpito da un’infezione rischia molto: aumentano le probabilità di essere ricoverato, che le sue condizioni di salute si aggravino e di perdere funzionalità polmonare. Ogni volta ne esce più indebolito, e a volte purtroppo non riesce a riprendersi. Parliamo di una fetta importante della popolazione: malattie croniche come asma, broncopneumatia cronica ostruttiva (Bpco) e bronchiectasie sono infatti in continuo aumento, anche per via dell’allungamento della vita media.
Come fare per difendere queste persone “fragili”? Tra le molte azioni possibili, la principale resta una: vaccinarsi. È questa la strada più efficace per prevenire e controllare le patologie virali e, nel caso dei pazienti fragili, un vero strumento salvavita, perché riduce il rischio di esacerbazioni e stabilizza la funzione polmonare di chi ne soffre. Per questo quattro importanti società scientifiche – Aipo-Its/Ets, Simit, Sip/Irs e Siti – si sono unite e hanno scritto un documento nazionale che contiene tutte le principali informazioni teoriche e pratiche per vaccinare i malati respiratori, in particolare chi ha una malattia cronica.
Virus respiratorio sinciziale (Rsv)
Se la prevenzione contro Rsv registra un successo nella somministrazione ai neonati (nella sua versione anticorpo monoclonale), diversa è la situazione per gli adulti, dato che la vaccinazione non è inserita nei calendari vaccinali in nessuna Regione italiana. Gli esperti però non hanno dubbi: oltre alla sua indicazione per tutte le persone over 60, la vaccinazione contro Rsv dovrebbe essere estesa anche alle persone più giovani che soffrono di malattie che le pongono a particolare rischio di sviluppare una grave infezione da Rsv. Fra questi anche i pazienti cronici respiratori.

Infezioni respiratorie, a rischiare di più sono anziani e pazienti cronici
Influenza
Quest’anno si sono registrati oltre 15 milioni di casi di influenza o simil influenza in Italia. Di questi una buona parte in persone che soffrivano di un problema polmonare, a maggior rischio di sviluppare una forma severa di infezione e di morirne. I pazienti con Bpco, bronchiectasie e asma grave dovrebbero essere vaccinate contro l’influenza, preferibilmente con un vaccino inattivato. Questo perché – spiegano gli esperti nel documento – i virus inattivati contenuti non possono causare infezioni. Anche i pazienti con asma da lieve a moderata dovrebbero ricevere la vaccinazione contro l’influenza almeno ogni anno.
Sars-Cov2
Anche se se ne parla sempre di meno, l’infezione da Sars-Cov 2 continua a essere presente e a mietere vittime, soprattutto nelle persone più fragili. Fra queste, i malati polmonari che invece vaccinandosi limitano il rischio di essere ricoverati e di finire nei reparti di terapia intensiva. Per questo la vaccinazione, che può essere eseguita insieme a quella antiinfluenzale, è raccomandata per chi ha asma e Bpco. Per i pazienti con il sistema immunitario particolarmente compromesso, può essere considerata la somministrazione di più dosi durante l’anno, almeno ogni sei mesi. Per i pazienti asmatici in trattamento con farmaci biologici, gli esperti raccomandano di non dare la prima dose di farmaco lo stesso giorno della vaccinazione Covid.
Bronchiti e polmoniti, come migliorare la prevenzione
Streptococcus pneumoniae
È la principale causa delle infezioni delle basse vie aeree, particolarmente pericolose per bambini e grandi anziani. La vaccinazione antipneumococcica è raccomandata fortemente per tutte quelle persone che hanno malattie respiratorie, di qualsiasi età. Sono disponibili diversi vaccini e la scelta del più appropriato viene fatta dal medico sulla base delle caratteristiche del paziente e delle vaccinazioni fatte in precedenza. Nei pazienti con Bpco è raccomandata la vaccinazione con Pcv20 o Pcv15 seguito da Ppsv23.
Herpes Zoster
Sebbene non colpisca le vie aree, gli esperti hanno incluso questa vaccinazione nel novero di quelle raccomandate per i pazienti cronici respiratori per le complicazioni debilitanti legate all’infezione nelle persone fragili. Le linee guida internazionali Gold per la gestione della Bpco ne raccomandano la vaccinazione in tutti i pazienti, a qualunque età; alcune evidenze recenti – sottolineano gli esperti italiani – suggeriscono che la vaccinazione possa essere uno strumento di prevenzione efficace anche nelle persone con asma.
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