Non solo girovita, anche il collo largo può essere un rischio per la salute
Impariamo a fare attenzione al collo: se è troppo largo potrebbe rappresentare un campanello di allarme per varie malattie. L’avvertimento arriva da Ahmed Elbediwy, docente di biochimica clinica alla Kingston University di Londra, che insieme alla ricercatrice Nadine Wehida ha scritto sulla rivista The Conversation un articolo che fa il punto sugli studi che mostrano come quello che si definisce in genere “collo taurino” possa rappresentare un problema.
Un problema che non riguarda solo chi è obeso
“A volte tendiamo a trascurare segnali fisici che possono aiutarci a individuare problemi di salute anche seri, e le dimensioni del collo sono uno di questi”, spiegano i ricercatori. Un collo robusto trasmette un’immagine di forza, “ma in realtà è un segnale importante della presenza di grasso in eccesso nella parte alta del corpo”. La cosa interessante è che il problema non riguarda solo gli obesi: “Ogni organismo è diverso, e ci sono persone che possono sviluppare depositi di grasso sul collo pur avendo un indice di massa corporea pressoché normale”, osserva Elbediwy.
Circonferenza vita diviso altezza: e avrete il rischio di scompenso cardiaco (e non solo)
Le possibili conseguenze sulla salute
Con possibili conseguenze: spesso si associa un collo massiccio all’apnea ostruttiva notturna con tutti i problemi che questa può comportare, dall’affaticamento dovuto alla pessima qualità del sonno al rischio di patologie cardiovascolari. Confermato da diversi studi che mostrano una relazione tra le dimensioni del collo e ipertensione, fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca. “Sappiamo che la massa grassa nella parte superiore del corpo ha un effetto diretto sui vasi sanguigni e può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari”, sottolinea Elbediwy. Ma gli studi più recenti mostrano anche i possibili effetti a livello metabolico: “Questi depositi di grasso sottocutaneo contribuiscono a rilasciare nel flusso sanguigno acidi grassi, che a loro volta sono associati alla sindrome metabolica e al rischio di malattie renali”, prosegue il ricercatore, “mentre studi epidemiologici hanno mostrato l’associazione tra la circonferenza del collo e il possibile sviluppo di diabete di tipo 2 o diabete gestazionale”.
Quali sono le misure giuste
Quando preoccuparsi? Delle cifre indicative vengono dallo studio Framingham: misurando la base del collo con un metro a nastro, idealmente la circonferenza non dovrebbe superare i 43 centimetri per gli uomini e i 35,5 centimetri per le donne. Anche se i ricercatori invitano a prendere queste cifre con cautela. “È un’indicazione non un valore immutabile”, spiegano, “ci sono diversi fattori che contribuiscono a determinare le dimensioni del nostro collo, e tra questi anche la genetica e la struttura fisica, oltre alla provenienza etnica. Senza contare che alcuni uomini possono avere semplicemente un collo più muscoloso”. Resta il fatto che proprio dallo studio Framingham emerge che le donne che hanno una maggiore circonferenza del collo corrono più rischi di sviluppare diabete mellito.
La salute del cuore si misura col girovita
Che cosa si può fare
Come comportarsi allora? “L’importante è prendersi cura della propria salute e ricordare che la circonferenza del collo è un parametro importante, facile da controllare, e che dobbiamo tenere presente, come il peso e l’Indice di Massa corporea”, conclude Elbediwy, “Prestare attenzione a questi segnali è un efficace strumento di prevenzione: e se la misura del collo supera le dimensioni consigliate, può valere la pena di modificare la propria dieta e il proprio stile di vita”. Per esempio arricchendo la dieta con frutta, verdura e legumi per ridurre l’apporto calorico e aumentando l’esercizio fisico in particolare l’allenamento cardiovascolare che aiuta a bruciare grassi nella parte superiore del corpo.
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