Svolta nella lotta all’obesità: istituito fondo per prevenzione e cura
Un Fondo mirato per la cura e prevenzione dell’obesità, con una ‘dote’ di circa 3 milioni di euro in tre anni. È quanto previsto dall’emendamento in Finanziaria, a prima firma Roberto Pella, capogruppo per Forza Italia in Commissione Bilancio, Tesoro, Programmazione della Camera dei Deputati.
Cosa prevede l’emendamento
L’emendamento introduce, per finanziare futuri interventi normativi in materia di prevenzione e cura dell’obesità (previsti dal ministero della Salute), l’istituzione di un fondo con una dotazione di un milione di euro per ciascuno dal 2025 al 2027, cui andranno ad aggiungersi 200mila euro nel 2025, 300mila euro nel 2026 e 700mila euro nel 2027, ottenuti dal Gruppo parlamentare di Forza Italia, attraverso l’emendamento Stefano Benigni, Capogruppo in Commissione XII.
“Un passo fondamentale per rendere possibile la prevenzione”
“L’obesità rappresenta un’emergenza globale, che interessa fortemente anche il nostro Paese, e che richiede l’attivazione di percorsi concreti per contrastarla e prevenirla”, ha detto Pella che è anche presidente dell’Intergruppo parlamentare ‘Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili. “La previsione di un fondo dedicato rappresenta per il nostro Paese un passo fondamentale per rendere più efficaci le politiche di prevenzione e cura di questa malattia: ci lavoriamo da molti anni e sono molto orgoglioso che il nostro Paese abbia raggiunto questo traguardo attraverso un percorso condiviso.
Esercizi brevi ma intensi e il cuore ringrazia (anche i sedentari)
Questo emendamento rappresenta, infatti, il frutto di un intenso lavoro portato avanti in questi anni e negli ultimi mesi con il ministro della Salute Orazio Schillaci, con il sottosegretario Gemmato, a fianco delle società scientifiche e delle associazioni di pazienti e cittadini, per il quale voglio ringraziare tutti e, fra tutti, il mio capogruppo alla Camera Paolo Barelli”.
L’Italia capofila
Con l’istituzione del Fondo obesità previsto dall’emendamento, e l’attesa approvazione della Legge di iniziativa Pella in tema, l’Italia ha la possibilità di porsi come avanguardia nel contrasto all’obesità. Quella italiana, infatti, che potrebbe essere la prima legge nel suo genere al mondo, ha fra i suoi contenuti fondamentali quello di riconoscere l’obesità come una vera e propria malattia, affrontandola come una priorità nazionale e inserendola nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Piano nazionale delle cronicità.
“La proposta di legge – conclude Pella – già approvata in Commissione Affari sociali grazie al prezioso lavoro dei colleghi di Forza Italia e di Ugo Cappellacci, presidente in Commissione XII, approderà in Aula, ora anche con il via libera della Commissione Bilancio, e potrà essere approvata nel primo trimestre 2025. Il testo impegna tutti i livelli istituzionali, a partire dai Comuni nella promozione di stili di vita sani, attraverso lo sport, e nella prevenzione dello stigma e delle disuguaglianze sociali e le Regioni nel prevedere, nei rispettivi Piani sanitari territoriali, iniziative volte, tra le altre cose, a garantire pieno accesso alle cure e ai trattamenti nutrizionali, farmaceutici e chirurgici”.
La soddisfazione delle società medico scientifiche
“Una svolta storica nella lotta all’obesità”, commenta la Federazione delle Società Diabetologiche Italiane (Fesdi) che riunisce Sid e Amd. “È un decisivo passo avanti nell’iter verso la legge che riconosce all’obesità la dignità di malattia, un passaggio cruciale se si considera che questa è una delle principali emergenze sanitarie a livello globale – dichiara Riccardo Candido, Presidente Fesdi e dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) – . L’emendamento è anche un’ottima notizia sul fronte del contrasto al diabete. L’obesità, infatti, è il principale fattore di rischio del diabete di tipo 2 e il crescente aumento della prima ha portato a un conseguente aumento del secondo”.
“Questo provvedimento – dichiara Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – rappresenta un punto di svolta nella lotta all’obesità in Italia. L’istituzione di un fondo dedicato testimonia finalmente il riconoscimento dell’obesità come una patologia che richiede un approccio sistemico e risorse dedicate. È un risultato che attendevamo da tempo e che apre nuove prospettive per la prevenzione e la cura di questa malattia”.
“Esprimiamo la nostra sincera gratitudine al Parlamento e al Governo per questa azione molto importante e significativa -dichiara il presidente della Sio, Rocco Barazzoni – L’istituzione di un fondo dedicato rappresenta un primo passo fondamentale per rendere più efficaci le politiche di prevenzione, diagnosi e cura di questa malattia. Perché questo passaggio risulti pienamente efficace, è ora necessario che l’obesità venga inserita al più presto nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), e che venga pubblicato e implementato il Piano Nazionale Cronicità, che include finalmente l’obesità tra le patologie croniche. Chiediamo inoltre la definizione e implementazione nelle regioni di Pdta dedicati. È infatti essenziale che vengano messe a disposizione dei cittadini affetti da obesità percorsi di diagnosi e trattamento efficaci, con terapie adeguate ad affrontare una patologia dal fortissimo impatto sanitario, sociale ed economico”.
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