Tumori: aggiornare subito i Lea per garantire test molecolari a 87.000 pazienti ogni anno
È un’urgenza che non può più essere ignorata. La ConFederazione Oncologi, Cardiologi ed Ematologi (Foce) lancia un appello diretto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: approvare senza ulteriori ritardi i due Dpcm che aggiornano i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), fermi da otto anni.
“Con questi decreti – spiega il Presidente di Foce, Francesco Cognetti – si potrà finalmente colmare il pesante ritardo nell’accesso ai test molecolari e a 62 terapie mirate già approvate da Aifa. Ogni anno, circa 87.000 pazienti oncologici potranno usufruire gratuitamente di esami fondamentali per indirizzare al meglio le cure”.
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Le disparità territoriali
I due provvedimenti, frutto della collaborazione tra Foce e il Ministero della Salute, sono stati trasmessi alla Presidenza del Consiglio e aspettano solo di essere promulgati. Senza di essi, l’utilizzo di analisi molecolari e farmaci innovativi rimane disomogeneo, con forti disparità territoriali. “La situazione è critica – sottolinea Cognetti –. In Italia, l’approvazione dei farmaci non coincide con quella dei test necessari per utilizzarli, causando ritardi inaccettabili nell’accesso alle terapie innovative. I pazienti non possono più aspettare”.
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Le novità dei Lea
Oltre ai test molecolari, i nuovi Lea introdurrebbero anche importanti novità come screening e sorveglianza attiva per tumori al seno e all’ovaio nelle persone portatrici di mutazioni genetiche Brca1 e Brca2 (coinvolgendo circa 9.700 donne ogni anno). L’esecuzione di 45 pannelli diagnostici per identificare mutazioni in 22 diversi tipi di tumori solidi ed ematologici e l’introduzione dei test genomici per il carcinoma mammario ormono-responsivo in fase precoce, fondamentali per scegliere il trattamento adiuvante più efficace dopo la chirurgia (con benefici stimati per circa 10.000 donne).
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Un investimento in salute
Il tutto per un costo di circa 150 milioni di euro l’anno a carico del Servizio Sanitario Nazionale, di cui oltre 81 milioni destinati ai soli pannelli molecolari. “Questi investimenti – conclude Cognetti – sono stati valutati attentamente con il supporto scientifico di Foce. Non si tratta solo di cifre: dietro ogni euro c’è la possibilità concreta di allungare e migliorare la vita dei pazienti”. Ora la palla passa alla Presidenza del Consiglio. Foce chiede un atto di responsabilità: approvare subito i Dpmc e garantire a migliaia di persone una chance in più contro il tumore.
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