Una love story estiva dopo una delusione: cura o menzogna del cuore?

La sabbia sotto i piedi, il Sole sulla pelle che profuma di olio abbronzante e una playlist di canzoni leggere che fanno da colonna sonora alle serate più lunghe dell’anno. L’estate ha il potere di farci credere che tutto sia ancora possibile, anche amare ancora.

La tentazione di vivere un brivido inedito che possa aiutare a far pace con il dolore del passato si impossessa dei cuori infranti. Entra dalla porta socchiusa della solitudine e del bisogno di risarcimento. Il brivido rappresenta la scorciatoia per la felicità. Incarna la non elaborazione della delusione subita. È una strada rapida, ma in realtà ripida, verso la pienezza del sentire.

Ma siamo veramente sicuri che un amore estivo possa riparare un cuore frantumato? Può davvero spazzare via il passato? Diventare cerotto o balsamo per le ferite del cuore?

Annabella e Nico. Amori dopo un cuore spezzato

Annabella, nome di fantasia, mia paziente, aveva sofferto molto per amore. Carlo, nome anch’esso di fantasia, il fidanzato, l’aveva lasciata qualche settimana prima del loro matrimonio. Avevano già ultimato tutti i preparativi, sistemato casa, stabilito il menù del ristorante, comprato le fedi e gli abiti nuziali. Carlo aveva capito, decisamente in ritardo, che non si sentiva pronto per un passo così importante e definitivo e che avrebbe preferito rimandare.

Annabella è stata travolta e stravolta dal dolore. La sua psiche si è scompaginata del tutto. Ha pianto per giorni senza sosta. Si è sentita mortificata, umiliata, scartata, e si è rinchiusa nella sua bellissima casa al mare.

La magia di Taormina

Annabella aveva una bellissima casa a Taormina, la perla dei nostri mari. Taormina è un balcone sospeso tra cielo e mare, tempestata di Fichi d’India e Bouganville colorata. L’Etna fuma e ribolle incantando, e il blu del nostro mare abbraccia le sue scogliere.

Tra vicoli di pietra lavica e gelsomini in fiore, Annabella aveva le sue abitudini, rodate negli anni. Passeggiava al tramonto e all’alba, quando sul corso non c’era troppa confusione e i negozi erano ancora chiusi. Le piaceva quell’atmosfera intima che si respirava quando Taormina era ancora dormiente.

L’incontro e il bisogno di riparazione

Una mattina, quando una delle discoteche più importanti di Taormina stava chiudendo, Annabella incontra un ragazzo totalmente ubriaco e barcollante che vagava confuso. Il suo solito spirito da crocerossina la spinge ad andargli incontro e a chiedere se avesse bisogno di qualcosa. Il ragazzo si chiamava Nico, era un turista tedesco bello come il Sole di giugno siciliano, aveva bevuto talmente tanto da non reggersi in piedi e non ricordarsi nemmeno dove fosse il suo albergo.

Decide di aiutarlo e gli propone di portarlo a casa sua finché non si sarebbe ripreso. Nico, del tutto stordito e sedotto da così tanta gentilezza, accetta.

Il richiamo dell’estate

Taormina, Nico, il caldo e l’atmosfera estiva sono diventati i protagonisti di una storia d’amore travolgente e dirompente. Il mattino seguente Nico, mosso da infinita gratitudine, chiede ad Annabella di trascorrere una giornata al mare con lui. Lei accetta. Si divertono, nuotano, ridono, mangiano, scherzano, si raccontano, fanno l’amore. Il cuore di Annabella ricomincia a battere e il suo umore migliora rapidamente.

Nico con la sua dolcezza ha spazzato via il ricordo di Carlo e Annabella non ha nessuna intenzione di rinunciare a quello che sta vivendo, ben consapevole che da lì a breve sarebbe finito tutto e Nico sarebbe tornato in Germania.

L’estate, tra leggerezza e libertà

L’estate, senza dubbio, è la stagione della libertà e dei cieli azzurri, dei tuffi al mare e delle granite, per noi del Sud. Dei cuori parzialmente riparati e dei bagliori estivi. Ma dopo l’intensità dell’estate c’è sempre l’autunno e non tutti gli amori estivi hanno la forza di attraversare il periodo dei cieli plumbei, del quotidiano, dell’abbronzatura che sbiadisce e delle foglie che cadono. Talvolta si infrangono sul primo fine settimana uggioso che incontrano.

La tentazione della cura rapida

Iniziare una storia estiva subito dopo una delusione può, in un primo momento, sembrare terapeutico. Odora di salsedine e di olio di cocco, non porta con sé il peso della chiarificazione con l’ex e nemmeno con sé stessi.

Il desiderio di sentirsi desiderati di nuovo, di dimenticare il danno subito si insinua violentemente sino a muovere leve invisibili cuore, precedentemente inesplorate. Ed ecco che magicamente il collega, l’ex dell’amica del cuore, l’amico di sempre, il vicino di casa, il bagnino emanino una luce inedita, quasi abbagliante. Nasce il flirt che con tutta la sua freschezza e intensità spazza via ogni tristezza.

Fuga o guarigione?

Un amore non nasce mai sulle macerie del precedente.

Nei casi di fuga verso il nuovo per non elaborare il vecchio, il nuovo incontro diventa spesso una fuga da sé stessi e dal dolore. Una sorta di analgesico, di antidolorifico, di doping del cuore e dei sensi.

C’è chi si lancia a capofitto e senza paracadute nel flirt estivo, iper-investendolo di significati magici e onnipotenti. Il flirt-meteora di turno diventa l’amore, la riparazione, la cura, come canta Giorgia. È sicuramente un’occasione per ritrovare fiducia, leggerezza e piacere, ma non può mai avere un ruolo terapeutico.

Attenzione alle illusioni

L’estate, con i suoi luccichini e serate in spiaggia, con i tuffi al mare e i giri in barca, con i suoi vestiti svolazzanti e le spalle scoperte, talvolta, odora di imbroglio. È la stagione che amplifica emozioni e aspettative. Spesso è portatrice sana di rischi: di confondere l’attrazione con il sentimento, di crederci ancora e prendere lucciole per lanterne.

Suggerimenti per chi si tuffa in una storia post-trauma

1 – Non usare l’altra persona come cerotto. Le ferite vanno medicate con cura, non ignorate o mistificate.

2 – Essere chiari. Comunicare apertamente se si tratta soltanto di un flirt o se ci sono altri desideri reconditi. Talvolta la chiarezza può essere un potente afrodisiaco.

3 – Tenere in mente i propri confini e i propri bisogni reali. Rispettarli e farli rispettare sempre, con chiunque, da chiunque.

Ogni estate può essere una rinascita

Non c’è una regola unica: ogni storia può essere significativa, anche se breve, può lasciare il seme della rinascita, l’importante è non perdere mai di vista sé stessi e il proprio cuore. Nei casi più severi, quando un dolore non smette di essere un compagno di vita e di viaggio, rivolgersi ai clinici per una guarigione profonda e definitiva.

Valeria Randone è psicologa e sessuologa, a Catania, Milano e online.

www.valeriarandone.it

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