Festival di Green&Blue;, sul palco la ricchezza della biodiversità
È una questione così importante e vitale da essere addirittura entrata nella Costituzione: tre anni fa, l’8 febbraio 2022, i legislatori hanno approvato la modifica di due articoli della carta, il 9 e il 41, per introdurre un riferimento esplicito alla tutela della biodiversità. Un patrimonio inestimabile di cui il nostro paese non fa certo difetto – l’Italia è prima in Europa per abbondanza di specie e di habitat con specie endemiche – e che va protetto e valorizzato. Ne parleremo, grazie ai contributi di botanici, zoologi, biologi e comunicatori provenienti dai più importanti centri di ricerca del nostro paese, sul palco del Festival di Green&Blue, in programma al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Una tre giorni con oltre cento speaker nazionali e internazionali che ci aiuteranno a comporre e restituire un’immagine completa della Terra e dei suoi bisogni.
G&B Festival 2025, dal 5 al 7 giugno a Milano: il programma
I numeri della biodiversità
Il tema che abbiamo scelto per il Festival di quest’anno è il numero, e dunque cominciamo dai numeri, che definiscono uno scenario con luci e ombre: l’Italia è il primo Paese in Europa con maggiore abbondanza di specie e di habitat e con il maggior tasso di specie endemiche. Ci abitano circa 61mila specie animali e circa 10mila specie vegetali, di cui più di 8mila native; oltre la metà delle specie vegetali e un terzo di quelle vegetali tra quelle considerate di interesse conservazionistico a livello europeo (da proteggere e salvare, dunque) sono endemismi italiani, vale a dire si trovano solo all’interno dei confini nazionali. L’Italia ha 85 tipologie di ecosistemi terrestri e 394 habitat marini in diverse fasce di profondità, di cui 267 sono considerati di alto valore conservazionistico. È una ricchezza sconfinata, che effettivamente stiamo cercando di tutelare: abbiamo 871 aree protette, per un totale di 3 milioni di ettari tutelati a terra, quasi 3mila ettari in mare e 658 chilometri di costa; 24 parchi nazionali, per un totale di 16mila ettari, ossia il 6% della superficie nazionale, il che ci rende uno dei Paesi con il maggior numero di parchi in Europa. Ma, come dicevamo, ci sono anche le ombre: il 70-75% degli habitat sono “molto erosi”; il 68% delle specie è in pericolo; il 30% addirittura a rischio di estinzione; per molte di esse non abbiamo dati sufficienti per capire quanto siano vicine a estinguersi.
Mari in pericolo e animali “cattivi”
Tanti sono gli speaker che ospiteremo per descrivere uno scenario così ricco. Roberto Danovaro, già presidente della stazione zoologica Anton Dorhn, racconterà, tra le altre cose, dei suoi studi sulle zone morte oceaniche, aree prive di ossigeno dove nemmeno i batteri estremofili sopravvivono. Carmelo Isgrò, biologo marino e fondatore del MuMa di Milazzo, porterà al Festival l’esperienza diretta degli ecosistemi marini minacciati, raccontando del suo progetto Cassiopea, una barca-laboratorio che solca il Mediterraneo e che documenta l’impatto della plastica e delle reti fantasma, trasformando i rifiuti recuperati in installazioni didattiche.
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Insieme a loro Nicola Bressi, Mia Canestrini, Piero Genovesi, Marco Spinelli e Leonardo Mazzeo smonteranno la “favola” della fauna problematica e ci spiegheranno perché non ha senso (ed è scientificamente sbagliato) parlare di lupi, orsi e squali “cattivi”.
La tecnologia che guarda alla natura
Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di Micro-Biorobotica dell’IIT, svelerà come i robot pianta stiano rivoluzionando l’agricoltura. Ispirati alle radici di fagiolo, questi dispositivi esplorano il suolo mappando inquinanti e ottimizzando l’irrigazione. E Donato Giovannelli, dell’Università di Napoli, illustrerà i suoi studi sui batteri delle sorgenti idrotermali sottomarine, capaci di sopravvivere a 120°C e pressioni letali. Valeria Barbi ed Elena Basso tracceranno un ponte tra ecologia, tutela della biodiversità e discriminazioni sociali ed economiche, con uno sguardo particolare sul sud del mondo.
La partecipazione è gratuita previa registrazione.
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