Addio al tenore inglese David Rendall: voce d’oro, vita spezzata

Si è spento a 76 anni David Rendall, celebre tenore britannico, nella quiete della sua casa nel New Forest, in Inghilterra, dopo una lunga malattia. Con la sua voce chiara e cristallina ha incantato i più grandi teatri del mondo, ma a renderlo indimenticabile è stata anche una vita segnata da drammi e incidenti che lo hanno reso una figura quasi mitica nel panorama della lirica internazionale.

Una fulgida carriera

Negli anni ’80 e ’90, Rendall è stato uno dei tenori più richiesti a livello globale. Dal Metropolitan di New York – dove interpretò ruoli come Ernesto in Don Pasquale, Tamino ne Il flauto magico, Alfredo in La Traviata e Don Ottavio in Don Giovanni – ai palcoscenici di Covent Garden, Scala di Milano e Opéra Bastille di Parigi, il suo repertorio ha spaziato con agilità da Mozart a Verdi, passando per Donizetti e Puccini. Il suo timbro brillante e l’eleganza interpretativa lo hanno consacrato come un interprete dallo stile unico, anche se non privo di critiche: alcuni recensori sottolineavano una tecnica vocale a tratti incerta.

L’accoltellamento sul palco

Ma è fuori dalla musica che la sua storia assume i toni del dramma. Nel 1998, durante le prove dell’opera Pagliacci a Milwaukee, un tragico errore di scena cambiò per sempre la percezione pubblica di Rendall. Durante una finta coltellata, il suo collega Kimm Julian fu gravemente ferito da una lama difettosa. L’episodio, tanto scioccante quanto inaspettato, fece scalpore e trasformò quello spettacolo in un evento mediatico.

Sepolto sotto la scenografia

Sette anni dopo, nel 2005, un secondo tragico incidente – questa volta sul palco del Royal Danish Theatre di Copenhagen – pose fine alla sua carriera. Durante Aida, parte della scenografia crollò su Rendall, provocandogli gravi danni a ginocchia, anche e spalle. “Ho creduto di morire”, disse lui stesso in seguito. Dopo alcuni tentativi di ritorno, dovette infine ritirarsi definitivamente dalle scene.

Il ritiro forzato dopo le sciagure

Nonostante il ritiro forzato, Rendall non abbandonò mai l’amore per la musica. Trasferitosi nell’Hampshire, dedicò gli ultimi anni della sua vita all’insegnamento del canto, condividendo il suo sapere con giovani artisti presso la Royal Academy of Music e attraverso lezioni private.

La sua voce ha fatto sognare, la sua storia ha fatto riflettere. David Rendall non è stato solo un tenore di talento: è stato un uomo che ha vissuto l’arte con coraggio, fino all’ultimo applauso.

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