Alessandro Gassmann contro Tony Effe e il suo look: “Mi spiegate come si è arrivati a questo?”
Alessandro Gassmann da tempo utilizza i social network per sostenere le cause in cui crede prima fra tutte quella ambientale, poi i diritti, qualche volta per parlare del suo lavoro di attore e regista. Qualche giorno fa si è lasciato andare a un commento su Tony Effe, il rapper che tra alti e bassi (l’invito ritirato per il Capodanno romano, la polemica con la Rai per la collana da 70mila euro, l’imminente concerto al Circo Massimo del 6 luglio che ha fatto fatica a riempire) si è conquistato un discreto spazio mediatico e un popolo in egual misura di fan e detrattori.
Qualche giorno fa su Threats Gassmann ha scritto accanto a una foto di Tony Effe: “Mi spiegate cosa è successo? Attraverso quale procedimento si è arrivati a questo? Solo risposte tecniche”. D’altronde il look del rapper può piacere o no ma è la cifra fondamentale del personaggio tanto appunto da aver fatto scoppiare un caso sul palco dell’Ariston nel febbraio scorso. Sotto il post dell’attore e regista romano i commenti si sono divisi, alcuni hanno scritto: “Fai il progressista part time”, “Ma tu non difendevi tutte le libertà?”.
Tony Effe furioso perché la Rai gli fa togliere la collana: “La legge deve essere uguale per tutti. Se mi tolgono i gioielli canta Carlo Conti”
Passano ancora un paio di giorni e appare un altro messaggio sui social: “Scrivo qualcosa su questo social e, con gioia scopro che è stato più letto di un articolo del giornale più letto nel Paese. Questo mi fa riflettere sulla responsabilità che un personaggio pubblico come me, deve sempre ricordare di avere prima di scrivere qualcosa. Prometto che rifletterò tanto prima di esprimermi, più di quanto abbia fatto fino ad oggi. Comunque grazie per l’attenzione”. Non è chiaro a cosa si riferisca perché in questi giorni Gassmann ha ricordato i 25 anni dalla morte del padre Vittorio, ha commentato il successo del Pride in Ungheria, ha parlato di cambiamento climatico ma chissà che non ci sia anche una sorta di autocritica per il commento su Tony Effe?
Condividi questo contenuto: