Amal Clooney nel mirino di Trump: rischio sanzioni e addio agli Usa per la moglie di George

LONDRA – Amal Clooney rischia di essere colpita da sanzioni che le impedirebbero l’ingresso negli Stati Uniti, a causa della sua collaborazione con la Corte Penale Internazionale dell’Aia nell’indagine che ha portato a un mandato di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con l’accusa di crimini di guerra commessi dalle sue truppe nella Striscia di Gaza. In tal caso la 47enne avvocata dei diritti umani, che ha cittadinanza libanese e britannica, non potrebbe più risiedere in California, dove ha una casa insieme al marito, l’attore George Clooney, e ai loro due figli.

I Clooney hanno tuttavia anche una residenza in Inghilterra, vicino a Londra, dove è situato lo studio legale per il quale lavora lei.È il Financial Times a rivelare che, secondo fonti governative, il ministero degli Esteri britannico ha informato vari avvocati inglesi del rischio di sanzioni da parte dell’amministrazione Trump per il loro coinvolgimento nell’indagine che lo scorso anno ha portato il tribunale internazionale dell’Aia a incriminare Netanyahu, l’allora ministro della Difesa israeliana Yoav Gallant e tre leader di Hamas (questi ultimi nel frattempo uccisi nel corso delle rappresaglie dello Stato ebraico) per crimini di guerra avvenuti durante la guerra di Gaza.

George Clooney risponde a Trump: “Piacergli non è il mio lavoro, io provo a dire la verità”

Le sanzioni potrebbero comprendere il congelamento di conti bancari e beni negli Usa e il divieto di entrare in America.Tra i legali che secondo il quotidiano della City sarebbero nel mirino del provvedimento ci sono l’ex-giudice Adrian Fulford, la baronessa e membro laburista della camera dei Lord Helena Kennedy, Danny Friedman, un noto “barrister”, come si chiama nel Regno Unito la più alta categoria di avvocati, e Amal Clooney. Hanno tutti collaborato con Karim Khan, l’ex-avvocato britannico, ora procuratore capo della Corte Penale Internazionale, che ha condotto l’inchiesta contro Netanyahu e gli altri imputati dei crimini in questione.

Dopo una laurea in legge a Oxford, Amal Clooney, nata Alamuddin a Beirut nel 1978, ha lavorato come avvocato per il celebre Doughty Street Chambers, uno studio legale londinese specializzato in diritti umani. Ha collaborato più volte con le Nazioni Unite su questioni di diritto internazionale, rappresentando vittime di abusi dall’Africa alla guerra in Ucraina. Ha inoltre un posto di docente presso la Columbia University di New York. Si è sposata con George Clooney a Venezia nel 2014. Tre anni dopo alla coppia sono nati due gemelli. Oltre a una residenza in California nei pressi di Los Angeles, i Clooney hanno acquistato dieci anni fa una casa in un villaggio lungo il Tamigi ai sobborghi di Londra.Nel febbraio scorso, poche settimane dopo l’inaugurazione del suo secondo mandato, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo imponendo sanzioni contro il procuratore Khan per il procedimento nei confronti Netanyahu, avvertendo che avrebbe potuto emettere ulteriori misure verso “i responsabili” dell’inchiesta sul premier israeliano, giudicata inaccettabile dalla Casa Bianca. La scadenza indicata per raccomandazioni relative a queste successive misure era il 7 aprile. Da allora non ci sono stati annunci in materia da parte dell’amministrazione americana, ma il Foreign Office britannico ha avvertito in questi giorni gli avvocati inglesi che hanno collaborato all’indagine, tra cui Amal Clooney, che rischiano di essere oggetto delle sanzioni minacciate da Trump.

Condividi questo contenuto: