Angelina Jolie compie 50 anni: dal film mancato con gli 883 a Maria Callas
Da Lara Croft a Maria Callas. Angelina Jolie, ex moglie di Brad Pitt, compie 50 anni (è nata il 4 giugno 1975). Sullo schermo è stata la leggendaria eroina dei videogiochi Lara Croft e la strega Malefica del film La bella addormentata nel bosco. Fuori lo schermo, in prima linea in molte cause umanitarie.
Forse, però, non tutti sanno che Angelina Jolie era stata scartata ai provini di Jolly Blu, il film degli 883 del 1998, perché ritenuta troppo “sensuale” per la parte. Al suo posto, venne presa Alessia Merz. Quella della diva è una carriera tutta raccontare: icona del cinema mondiale, attrice, produttrice, regista, sceneggiatrice e attivista umanitaria in Paesi come il Vietnam e la Cambogia.
Nata a Los Angeles, figlia degli attori Marcheline Bertrand e Jon Voight (premio Oscar per Tornando a casa), ha esordito a 7 anni nel film Cercando di uscire di Hal Ashby del 1982 al fianco del padre, con il quale ha recitato anche nella trasposizione cinematografica del videogioco Lara Croft: Tomb Raider del 2001. Prima di trasformarsi in una star conosciuta in tutto il mondo, a 16 anni è stata la protagonista del videoclip di Alta marea di Antonello Venditti. Nel 2000 ha vinto il suo primo Oscar per Ragazze interrotte di James Mangold, ambientato negli anni Sessanta in un ospedale psichiatrico. Jolie, ai tempi, aveva solo 23 anni quando interpretò Lisa Rowe, una ragazza ribelle e complessa affetta da un disturbo sociopatico.
Brad Pitt parla per la prima volta del divorzio da Angelina Jolie: “Provo sollievo”
Nel 2005 è stata Jane Smith in Mr. e Mrs. Smith di Doug Liman, set che ha condiviso con Brad Pitt, (i due interpretavano due killer professionisti). Tra una scena d’azione e un’altra è nato il colpo di fulmine. Pitt era spostato con l’attrice Jennifer Aniston. Qualche tempo dopo, i “Bragelina”, chiamati così da fan e media, erano ufficialmente una coppia. Si sono sposati nel 2014 e hanno papà di 6 figli (Maddox, Pax, Zahara, Shiloh, Knox e Vivienne). Dopo due anni è arrivata la separazione e la conseguente burrascosa battaglia legale per il divorzio che si è conclusa nel 2019.
Tra i suoi ruoli più importanti ci sono la cyborg Cash nello sci-fi Cyborg 2, Christine Collins in Changeling di Clint Eastwood film per il quale ha ricevuto una seconda candidatura agli Oscar, Elise Clifton-Ward in The tourist di Florian Henckel von Donnersmarck, accanto a Johnny Depp, la cattiva strega Malefica in Maleficent di Robert Stromberg e nel sequel di Joachim Rønning dove ha condiviso il set con Michelle Pfeiffer.
Ma è stata anche una supereroina dell’universo Marvel in Eternals di Chloé Zhao e la divina cantante lirica Maria Callas nel biopic Maria di Pablo Larraín, presentato nell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Jolie ha sperimentato anche il mondo del doppiaggio, prestando la sua voce a Tigre nel film d’animazione in tre capitoli di Kung Fu Panda.
E non solo. Avrebbe dovuto recitare anche in Gravity di Alfonso Cuarón, un ruolo che si è lasciato sfuggire per altri impegni cinematografici e che poi andato a Sandra Bullock.
Angelina Jolie si è cimentata anche dietro la macchina da presa come regista e alla sceneggiatura con Nella terra del sangue e del miele, Unbroker, by the sea, dove ha diretto l’allora marito Brad Pitt, fino all’ultimo Senza sangue, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco.
Nel 2013, l’attrice ha raccontato in un articolo sul New York Times di essersi sottoposta a un intervento di duplice mastectomia per prevenire il rischio di sviluppare un cancro al seno, rivelando di avere la mutazione del gene BRCA1 che espone a un rischio molto alto di sviluppare il tumore alla mammella o alle ovaie, dato che la madre, la nonna e la zia erano morte per la stessa causa.
Coraggiosa e solidale con i meno fortunati del mondo il 27 agosto 2001 a Ginevra l’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) nomina Angelina Jolie Ambasciatrice di Buona Volontà, e lei non si è mai tirata indietro anche quando si è trattato di prendere un aereo e andare in giro per il mondo, Cambogia, Pakistan, Siria, Iraq, Haiti, Bosnia, a supporto di numerose attività umanitarie per i rifugiati, per le persone sfollate, per denunciare la violenza di genere nelle zone di guerra e contro qualsiasi forma di discriminazione.
Nel 2014 le è stato conferito l’Oscar Premio umanitario Jean Hersholt. Da sempre sensibile alla causa animalista: indimenticabile lo scatto fotografico del National Geographic per cui ha posato per circa 20 minuti ricoperta da migliaia di api in favore della salvaguardia della biodiversità.
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