Barbera su Hind Rajab: “I 24 minuti di applausi per film su Gaza sono la risposta alle polemiche”
I 24 minuti di applausi con cui è stato accolto il film La voce di Hind Rajab, che racconta la vera storia della piccola Hind Rajab, rimasta intrappolata in un’auto dopo un attacco a Gaza, “rappresentano un evento senza precedenti per la durata e l’intensità dell’emozione condivisa in sala. È un record assoluto nella storia della Mostra.” Lo ha dichiarato all’Adnkronos Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia.
“La forza del film – ha spiegato Barbera – sta nella capacità di far rivivere allo spettatore l’insostenibile tensione che accompagna i vani e coraggiosi tentativi della Croce Rossa palestinese di salvare la bambina, intrappolata nell’auto presa di mira dai carri armati israeliani. L’uso sapiente e rispettoso delle registrazioni originali delle conversazioni telefoniche conferisce alla ricostruzione un livello di realismo straordinario, che trascina lo spettatore nel cuore del dramma”. Secondo Barbera, La voce di Hind Rajab assume così il valore di una potente denuncia contro la disumanità di un conflitto “ingiustificato e inaccettabile”, che ci vede “spettatori impotenti e pieni di rabbia”, e davanti al quale “nessuno può restare indifferente”. Il film – e l’accoglienza che ha ricevuto – rappresentano “la miglior risposta” alle polemiche della vigilia, sollevate dall’appello del collettivo Venice4Palestine, che chiedeva maggiore attenzione per la causa palestinese, ha concluso il direttore artistico.
The voice of Hind Rajab, l’appello pro Gaza del cast a Venezia: “È ora di dire basta”
Intanto il collettivo è tornato a fare un appello affinché nella serata finale ci sia un gesto di solidarietà nei confronti di Gaza e che gli artisti che saliranno sul palco per ritirare un riconoscimento portino con sé simboli e parole di sostegno alla Palestina.
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