Beyoncé al centro di polemiche per una t-shirt “anti-indigeni”

Beyoncé è finita al centro delle polemiche per una maglietta indossata durante un concerto a Parigi del suo tour Cowboy Carter. La tshirt della popstar di Huston riportava infatti immagini dei Buffalo Soldiers, unità nere dell’esercito americano attive tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, e sul retro una lunga descrizione dei soldati che includeva “i loro antagonisti erano i nemici della pace, dell’ordine e dell’insediamento: indiani in guerra, banditi, ladri di bestiame, pistoleri assassini, contrabbandieri, trasgressori e rivoluzionari messicani”.

Diversi influencer, artisti e accademici indigeni sono intervenuti sui social per criticare Beyoncé o per definire il linguaggio della maglietta “anti-indigeno”, proprio mentre la star si prepara a tornare negli Stati Uniti per esibirsi nella sua città natale.

I Buffalo Soldiers erano composti da ex schiavi, uomini liberi e soldati neri della Guerra Civile Americana e combatterono in centinaia di conflitti, tra cui la Guerra Ispano-Americana, la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, fino al loro scioglimento nel 1951. Come si legge sulla maglietta di Beyoncé, combatterono anche numerose battaglie contro i popoli indigeni nell’ambito della campagna di violenza e furto di terre dell’esercito americano durante l’espansione del Paese verso ovest.

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