Bianca Guaccero e Gabriele Corsi al Primafestival di Sanremo 2025, con loro Mariasole Pollio

ROMA – A meno di due mesi dal via Carlo Conti ha annunciato al tg1 i conduttori il “PrimaFestival” che accompagnerà il pubblico verso la 75ª edizione del Festival di Sanremo. A condurre, in studio, due popolari volti della tv: Bianca Guaccero e Gabriele Corsi che potranno contare sulle incursioni al Teatro Ariston di Mariasole Pollio.

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Come da tradizione consolidata, PrimaFestival sarà anche il primo programma ad accendere i riflettori sui 30 protagonisti della gara. Lunedi 10 febbraio l’iconico red carpet sarà interamente trasmesso e commentato da Guaccero, Corsi e Pollio. Il festival quest’anno sarà dall’11 al 15 febbraio. Conti ha poi dato appuntamento “a gennaio” per l’annuncio delle sue partner e dei suoi partner alla conduzione del festival.

Gli anni d’oro di Amadeus e l’incognita 2026

Dal Sanremo dei record di Amadeus alle novità portate da Carlo Conti, tornato alla guida del festival dopo sette anni. Nel mezzo l’incognita dell’edizione 2026, la prima che potrebbe non essere trasmessa dalla Rai. Il brivido, per viale Mazzini, si è materializzato all’esito di un anno d’oro per la kermesse canora. Il coronamento della quadriennale direzione artistica di Amadeus è sancito dai numeri: la serata finale – lo scorso 10 febbraio – è stata seguita da 14.301.000 spettatori (nella fascia oraria tra le 21.27 e le 01.59) con uno share medio del 74.1%.

La miglior performance, per l’ultima puntata del festival, dal 1995, quando a presentare il festival c’era Pippo Baudo, affiancato da Anna Falchi e Claudia Koll (in quel caso lo share fu del 75.2%). In termini di spettatori (15.067.000) riuscì a fare meglio solo la serata finale dell’edizione del 1998, condotta Raimondo Vianello con Eva Herzigova e Veronica Pivetti.

Era comunque un’altra epoca. Amadeus ha intanto deciso di porre fine alla sua di era sul palco dell’Ariston. “Sento il desiderio di fermarmi e fare altro”, è stato il messaggio d’addio del presentatore, poi sedotto da Discovery e approdato su Nove.

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Il ritorno di Carlo Conti

Al posto di Amadeus, Conti, che ha già diretto il festival per tre edizioni (2015, 2016 e 2017). In Rai, ha svelato il presentatore toscano subito dopo l’annuncio al Tg1, “ho sentito un affetto che mi ha fatto” decidere di tornare. Poi ha parlato di “qualche novità” nella prossima kermesse (la 75esima). Di sicuro aumenta il numero dei cantanti in gara: saranno 30 i campioni a contendersi il prestigioso premio. Ci saranno artisti di primo piano nel panorama pop italiano, come Fedez, Tony Effe, Achille Lauro, Elodie e Giorgia ed evergreen come Massimo Ranieri.

Curiosità: tra i selezionati c’è anche Lucio Corsi, il primo cantante che Carlo Verdone sceglie per il “suo” Sanremo nella serie Vita da Carlo 3, che ruota proprio attorno a una ipotetica conduzione del festival da parte dell’attore e regista romano.

Sanremo 2025, le principali novità

Le principali modifiche riguarderanno lo svolgimento della gara, in programma dall’11 al 15 febbraio prossimi. Torna la categoria Nuove proposte per i quattro finalisti di Sanremo giovani che, quindi, non competeranno con i campioni. La serata Cover – la quarta – non conterà ai fini della classifica finale ma farà gara a sé. Al termine di ogni serata verrà resa nota la top 5 dei più votati senza, però, svelare l’ordine di piazzamento. Nell’ultima verrà fatto lo stesso e ai cinque che avranno totalizzato più preferenze verrà data la possibilità di esibirsi nuovamente, dal vivo o con registrazione audio video per arrivare a una nuova votazione, al ranking definitivo e alla proclamazione del vincitore. Tutti e 30 i Campioni canteranno solo nella prima e nell’ultima puntata, mentre nella seconda e nella terza saranno divisi in gruppi da 15.

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Come funzionano le giurie di Sanremo 2025

Tre le giurie, quella di sala stampa tv e web, quella del pubblico e quella delle radio, con vari pesi in termini percentuali. Nella serata di esordio sarà solo la prima a votare, nella seconda e nella terza solo il televoto e la giuria delle radio. Nella puntata sulle cover e in quella finale si esprimeranno, invece, tutte le giurie.

La gara delle Nuove proposte

La gara delle Nuove Proposte è articolata per semifinali. I primi due artisti si esibiranno nella seconda serata, gli altri due nella terza. Chi passa accede alla quarta serata, all’esito del quale verrà stabilito il vincitore. Nel caso delle Nuove proposte votano sempre tutte e tre le giurie. Stabilito, infine, un massimo di 3 minuti per tutte le canzoni in gara.

Festival, la Rai a rischio

Novità regolamentari con cui Conti prova a lasciare il segno sul festival dopo l’era Amadeus. Il presentatore toscano dovrebbe guidare la kermesse anche nel 2026. Ma il condizionale è d’obbligo vista la sentenza con cui il Tar della Liguria ha dichiarato “illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione del Festival della canzone italiana da parte del comune di Sanremo per le edizioni 2024 e 2025”. I giudici hanno tuttavia fatto salva, per motivi organizzativi, la kermesse del prossimo febbraio. Ma per l’avvenire “l’ente locale della cittadina ligure dovrà procedere mediante pubblica gara, aperta agli operatori del settore interessati”. A presentare ricorso era stata la Just Entertainment (JE), società di edizione musicale affiliata all’Afi. Il caso si gioca in punta di diritto e ruota, in particolare, attorno all’utilizzo del marchio ‘Festival della canzone italiana”.

Per viale Mazzini “i giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival. Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio ‘Festival della Canzone Italiana'”. Dunque, secondo la Rai, non c’è “nessun rischio” che la manifestazione “possa essere organizzata da terzi”.

Il comune di Sanremo ha, intanto, presentato ricorso al Consiglio di Stato e lo stesso sembra intenzionata a fare l’azienda del servizio pubblico. Da una eventuale partita per la prestigiosa assegnazione si è tirata fuori, in ogni caso Mediaset: “Da italiano mi auguro che Sanremo rimanga in Rai”, ha commentato l’ad Pier Silvio Berlusconi. Parole che l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, ha affermato di aver “apprezzato molto”. Tra gli interessati ci sarebbe la Warner, colosso di Discovery, magari con un clamoroso ritorno di Amadeus sul palco dell’Ariston sotto un’altra bandiera.

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