Billy Joel combatte contro una rara malattia al cervello ma rassicura i fan: “Mi sento bene”

Due mesi dopo aver rivelato di soffrire di idrocefalo normoteso, Billy Joel rompe il silenzio e tranquillizza il suo pubblico: “Mi sento bene”. A 76 anni, il leggendario cantautore americano, autore di successi intramontabili come Piano Man e Uptown Girl, ha parlato apertamente della sua salute nel podcast Club Random condotto da Bill Maher.

“Continuano a chiamarla malattia cerebrale, ma fa sembrare tutto peggio di come mi sento davvero”, ha detto Joel con la sua consueta ironia. “Sto ancora seguendo le cure. Ho qualche difficoltà con l’equilibrio, ma ci sto lavorando”.

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Che cosa è l’idrocefalo normoteso

L’idrocefalo normoteso (NPH), condizione rara che colpisce prevalentemente gli over 60, è causato da un accumulo anomalo di liquido cerebrospinale nel cervello. Può provocare disturbi dell’equilibrio, problemi visivi e uditivi, e difficoltà nella deambulazione.

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La diagnosi e i concerti annullati

La diagnosi ha avuto un impatto diretto sulla sua carriera: lo scorso maggio, Joel ha dovuto cancellare una serie di concerti su indicazione dei medici, per evitare peggioramenti della sua condizione. E ha successivamente annullato ben 17 date previste tra il 2025 e il 2026, tra Nord America ed Europa.

L’artista aveva concluso a febbraio il suo storico ciclo di concerti al Madison Square Garden di New York, una residenza durata oltre dieci anni e considerata un evento record nella storia della musica dal vivo. Proprio nell’ultima esibizione, Joel era caduto sul palco dopo aver lanciato uno stand del microfono al pubblico, incidente che ha reso necessaria una fisioterapia post-operatoria.

Nonostante tutto, Joel resta combattivo e ottimista. E i fan possono tirare un sospiro di sollievo: il Piano Man non ha ancora suonato la sua ultima nota.

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