Daniel Day-Lewis, il ritorno con un film a Alice nella città. Lo dirige il figlio

Nel nome del padre, e del figlio. Daniel Day-Lewis torna sul grande schermo e lo fa a Roma. A otto anni dall’annuncio del suo ritiro, il tre volte premio Oscar sarà protagonista della XXIII edizione di Alice nella Città (15–26 ottobre), dove presenterà Anemone, opera prima del figlio Ronan. Si tratta di un evento doppio: il debutto alla regia di un giovane autore e il ritorno davanti alla macchina da presa di un’icona del cinema, padre e figlio insieme in una masterclass che segnerà uno dei momenti più importanti della rassegna. “Averli ci rende orgogliosi – hanno spiegato i direttori artistici Fabia Bettini e Gianluca Giannelli – Anemone è un film straordinario, visionario e iperrealista sul rapporto padre-figlio. È un’opera che parla di guerra, ma va ascoltata anche nei suoi silenzi. Quando abbiamo scoperto che Daniel avrebbe accompagnato il film ci siamo resi conto di quanto fosse straordinario”.

In concorso

“Anemone”, il ritorno di Daniel Day Lewis nel film diretto dal figlio – trailer

Il concorso internazionale, centro della rassegna, conta undici titoli, quattro dei quali diretti da registe. Tra questi, The President’s Cake di Hasan Hadi, premiato con la Caméra d’or a Cannes, ambientato negli anni ’90 in Iraq; My Father’s Shadow di Akinola Davies Jr.; La piccola Amélie di Liane-Cho Han e Maïlys Vallade, tratto dal romanzo di Amélie Nothomb; e naturalmente Anemone. Un programma che, sottolinea Giannelli, “vive della forza delle scelte: Alice è nata tre anni prima della Festa del Cinema, poi siamo stati parte della Fondazione, oggi camminiamo da soli, ma lo facciamo avendo accanto la Festa, come partner”.

Il cinema italiano

Il cinema nostrano trova spazio nel Panorama Italia, sezione che punta sulla scoperta di nuovi autori e sulla valorizzazione di film inediti. Sei i titoli selezionati: Squali di Daniele Barbiero con James Franco e Lorenzo Zurzolo; Due cuori e due capanne di Massimiliano Bruno con Edoardo Leo e Claudia Pandolfi; Gioia mia di Margherita Spampinato; Bouchra di Orian Barki e Meriem Bennani; Leila di Alessandro Abba Legnazzi; L’ultimo schiaffo di Matteo Oleotto. A chiudere, Una famiglia sottosopra di Alessandro Genovesi.

Claudia Pandolfi: “Il bullismo si nutre di silenzio. Mio figlio stava sbagliando, gli ho parlato a cuore aperto”

L’apertura del festival sarà affidata a Good Boy di Ben Leonberg, horror indipendente che ha sorpreso al SXSW, raccontato interamente dal punto di vista di un cane: una scelta che conferma la vocazione di Alice a dare spazio a sguardi insoliti e nuove voci.

Daniele Luchetti: “Attraverso il cinema si è scoperto il suo lato umano”

I film restaurati

Non mancano le celebrazioni della memoria cinematografica: cinque, infatti, i film restaurati che tornano in sala tra cui Il pianeta azzurro di Franco Piavoli e Piccoli fuochi di Peter Del Monte. A trent’anni dall’uscita, torna anche La scuola di Daniele Luchetti in versione restaurata 4K, a ribadire l’attenzione costante di Alice per il mondo scolastico. “Gli occhi di un bambino e la potenza dell’amore oltre il tempo e la memoria sono sempre stati al centro del nostro sguardo”, ricorda Bettini, presentando anche Per te di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo e Teresa Saponangelo, in coproduzione con la Festa.

Grande spazio è riservato alle serie: La preside di Luca Miniero con Luisa Ranieri, ispirata alla dirigente scolastica Eugenia Carfora, e Un professore 3 con Alessandro Gassmann, oltre a Domani interrogo di Umberto Riccioni Carteni, dal romanzo di Gaja Cenciarelli, che esplora il difficile rapporto tra docenti e studenti.

Fuori sala, aspettando Robert De Niro a Roma film e libri nel segno di Alice nella città

Gli eventi in tutta la città

La novità del 2025 è Fuori Sala, un format diffuso che porta cinema, musica e letteratura nelle strade della Capitale, da via Condotti a Piazza di Spagna fino a via Veneto. “Alice cresce e sta cercando di fare struttura – ha detto Bettini – siamo un festival autonomo e parallelo, abbiamo appena firmato un accordo triennale con la Festa del Cinema di Roma: restiamo nelle stesse date, cerchiamo di costruire un andata-ritorno che vada incontro al pubblico”.

De Niro e Day-Lewisalla gara dei corti di Alice nella città

Tra gli appuntamenti spicca l’arrivo di Robert De Niro, che il 6 e 7 novembre riceverà la Lupa Capitolina in Campidoglio. Il progetto sarà inaugurato dalla Notte Bianca di via Margutta, con oltre trenta gallerie aperte fino a mezzanotte e un ricco programma di performance, letture e incontri.

Un altro fil rouge dell’edizione è l’universo femminile, con il convegno “Un altro genere di leadership”, l’installazione I Am Womenlands e i Womenlands Excellence Awards, che premieranno Tosca, Carla Simón, Claudia Pandolfi e Reem Al-Hajajreh. A Carla Simón, regista catalana che ha raccontato l’infanzia come spazio fragile e luminoso, sarà dedicata una retrospettiva completa. “La cosa che amiamo di lei – raccontano i direttori – è il suo repertorio di bambine coraggiose, capaci di guardare il mondo con una sincerità che diventa forza narrativa”.

Alice rafforza infine il suo legame con l’industria con Unbox | Short Film Days, che entra nel programma ufficiale del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo. “Espandiamo l’attività anche all’Industry – spiega Giannelli – con Unbox diamo a chi tenta il salto verso il lungometraggio la possibilità di costruire la propria architettura produttiva”.

Gli appuntamenti

Con undici film in concorso, quarantanove corti, sei titoli italiani, cinque restauri e una programmazione che abita le strade e le piazze di Roma, la ventitreesima edizione di Alice nella Città si annuncia come la più ricca e ambiziosa di sempre: un festival che racconta l’infanzia e l’adolescenza, ma che non ha paura di misurarsi con i grandi nomi del cinema mondiale e con le trasformazioni della società contemporanea.

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