David 2025, corsa a due tra Parthenope e Berlinguer con 15 candidature

Corsa a due, con quindici candidature ciascuno. Guidano la corsa ai David di Donatello 70 Parthenope di Paolo Sorrentino e Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, seguiti da una serie-film, L’arte della gioia di Valeria Golino, a quota quattordici e da Vermiglio di Maura Delpero, Leone d’argento all’ultima Mostra di Venezia. C’è da segnalare che, per la prima volta, tre registi candidati su cinque sono donne. Francesca Comencini, Valeria Golino e Maura Delpero. A loro si aggiunge una candidata nella categoria di regista esordiente, Margherita Vicario.

Il David degli Spettatori è stato assegnato a Diamanti di Ferzan Ozpetek.

La cerimonia di assegnazione è prevista il 7 maggio.

Berlinguer e Parthenope

Il film di Andrea Segre riporta sul grande schermo la figura di Enrico Berlinguer, intrecciando storia politica e memoria collettiva in un ritratto personale e pubblico del segretario del PCI, mentre Sorrentino firma un racconto intenso e poetico dedicato a Napoli e al femminile: una giovane donna, Parthenope, attraversa mezzo secolo di trasformazioni sociali e interiori, tra identità, desiderio e appartenenza.

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Berlinguer – La grande ambizione è candidato come miglior film, tra le altre quella per la regia di Andrea Segre, per Elio Germano che interpreta il segretario del Pci come attore protagonista e Roberto Citran come non protagonista nel ruolo di Aldo Moro, per la sceneggiatura originale di Segre con Marco Pettenello e per il produttore e per miglior compositore, Iosonouncane.

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Per quanto riguarda Parthenope, tra le candidature quelle al miglior film, alla regiadi Paolo Sorrentino, alla sceneggiatura originale, al protagonista Silvio Orlando, alla protagonista Celeste Della Porta e alla non protagonista Luisa Ranieri.

L’arte della gioia e Vermiglio

Tre registe su cinque candidati alla migliore regia. L’arte della gioia di Valeria Golino, la serie uscita in sala in due parti, corre per quattordici statuette. È la trasposizione del romanzo postumo di Goliarda Sapienza. Una saga femminile, ribelle e sensuale, che attraversa il Novecento con la voce indimenticabile di Modesta. Stessa quota per Vermiglio di Maura Delpero.

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L’arte della gioia è stata candidata per film, e, tra le altre, per la regia a Valeria Golino, la protagonista Tecla Insolia e le due non protagoniste Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi, come pure l’attore non protagonista Guido Caprino. Per la sceneggiatura non originale firmano con Golino anche Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo.

Vermiglio ha avuto, tra le altre, la candidatura a migliore film, alla regia di Maura Delpero, alla sceneggiatura, al protagonista Tommaso Ragno, alla protagonista Martina Scrinzi.

Saranno Mika ed Elena Sofia Ricci i presentatori della prossima edizione dei David di Donatello, il 7 maggio. I due conduttori prendono il posto di Carlo Conti che dopo 7 edizioni consecutive ha deciso quest’anno di non condurre la kermesse televisiva del premio cinematografico per i troppi impegni.

Ecco l’elenco delle principali candidature:

Miglior film: Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, Parthenope di Paolo Sorrentino, ‘Il tempo che ci vuole’ di Francesca Comencini, L’arte della gioia di Valeria Golino, Vermiglio di Maura Delpero.

Miglior regia: Andrea Segre per Berlinguer – La grande ambizione, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole, Valeria Golino per L’arte della gioia, Paolo Sorrentino per Parthenope, Maura Delpero per Vermiglio.

Miglior esordio alla regia: Edgardo Pistone per Ciao bambino, Margherita Vicario per Gloria!, Loris Lai per I bambini di Gaza, Gianluca Santoni per Io e il Secco, Neri Marcorè per Zamora.

Migliore sceneggiatura originale: Andrea Segre e Marco Pettenello per Berlinguer – La grande ambizione, Enrico Maria Artale per El Paraiso, Margherita Vicario e Anita Rivaroli per ‘Gloria!’, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole, Paolo Sorrentino per Parthenope, Maura Delpero per Vermiglio.

Migliore sceneggiatura non originale: Gianni Amelio e Alberto Taraglio per Campo di Battaglia; Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli per ‘Familia’; Roberto Proia per Il ragazzo dai pantaloni rosa; Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo per L’arte della gioia; Gabriele Salvatores per ‘Napoli – New York.

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