Far East 2025 online su MYmovies. I 5 film da non perdere
Dal 24 aprile al 2 maggio, il Far East Film Festival torna sulla piattaforma streaming MYmovies ONE con una selezione di 23 titoli che raccontano la vitalità e la diversità del cinema asiatico contemporaneo. Una finestra digitale aperta sull’Estremo Oriente, tra storie intime e visioni popolari, generi puri e contaminazioni ardite.
Ecco cinque film da non perdere in questa edizione streaming:
1. Silent City Driver (Mongolia)
Un noir metropolitano che arriva da Ulaan Baatar. Il regista Janchivdorj Sengedojr firma un revenge movie elegante e magnetico, in cui un uomo solitario, ex pugile, si ritrova a fare da autista in una città livida, mentre il passato torna a bussare. Raffinato e sorprendente.
2. Good Luck (Giappone)
Un documentarista indie vaga senza meta, finché non incontra una donna che lo obbliga a fare i conti con sé stesso. Commedia dolceamara firmata da Adachi Shin, è un road movie affettivo e umorale, perfetto per chi cerca storie leggere ma non banali.
3. See You Tomorrow (Giappone)
Michimoto Saki racconta, con sguardo delicato, il percorso interiore di una giovane fotografa. Un film sulla memoria e sulla perdita, sospeso tra poesia quotidiana e introspezione visiva. Tenera, malinconica, ma luminosa.
4. Betting with Ghost (Vietnam)
Commedia surreale in cui un uomo stringe un patto con uno spirito per arricchirsi. Firmato da Nguyen Nhat Trung, è uno dei titoli più originali in selezione, capace di giocare con il folklore e il capitalismo con ironia dissacrante.
5. Bona (Filippine)
Da un grande autore del neorealismo filippino, Lino Brocka, una gemma perduta su una ragazza che paga a caro prezzo l’infatuazione per un attorucolo.
Ma il resto del programma non è da meno, in particolare per la corposa sezione dedicata a yokai – creature bizzarre della tradizione giapponese – e altri mostri Far East in genere.
Oltre al cult di Takashi Miike The Great Yokai War (2005), con annesso sequel del 2021, c’è spazio infatti per grandi autori del passato, come A Thousand Year Old Fox (1969) di Shin Sang-ok, il regista conteso e poi rapito dal regime di Pyongyang, e The Snow Woman (1968) di Tanaka Tokuzo, su una “abominevole” donna delle nevi.
Ancora horror con un K-fantasy anni ’90 restaurato, The Fox with Nine Tails, su una creatura leggendaria della mitologia sudcoreana, mentre Shake, Rattle & Roll ci porta nelle Filippine, con un franchise horror cult che ha segnato più generazioni.
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