Francis Ford Coppola: “Sono al verde”. Vende i suoi orologi all’asta per “restare a galla”
Anche i grandi registi, molto famosi, restano senza soldi. In bolletta, dopo aver auto-finanziato il suo ultimo film Megalopolis, Francis Ford Coppola vende i suoi orologi per “restare a galla”: sette esemplari di pregio appartenenti al leggendario regista de Il Padrino saranno messi all’asta il 6 dicembre.
“Ho bisogno di soldi per tenere la barca a galla”, ha detto al New York Times lo stesso Coppola il cui ultimo film Megalopolis è stato un flop di critica e al box office nordamericano aprendo a sale semivuote lo scorso settembre. L’86enne regista si era consumato per decenni sulla favola di avanguardia vendendo alla fine due cantine del suo impero vinicolo per rastrellare i 120 milioni di dollari di costi di produzione più altri 20 milioni per il marketing. Deludente la prova dei botteghini con appena 14 milioni di dollari di incassi.
Al centro della vendita all’asta da Phillips c’è un orologio disegnato dallo stesso Francis Ford Coppola nel 2014 in collaborazione con F.P. Journe, un’azienda svizzera le cui creazioni sono davvero molto costose. Quello messo all’incanto dal regista è caratterizzato da un design openwork (un termine che, nel linguaggio dell’orologeria, indica i modelli che al posto del quadrante tradizionale mettono a vista gli ingranaggi interni) con al centro del quadrante una mano guantata, le cui dita scompaiono e ricompaiono in diverse configurazioni a seconda dell’ora.
Battezzato Ffc dalle iniziali del proprietario l’orologio è stato messo in commercio nel 2021 e ha un prezzo di listino di circa 1 milione di dollari. Ne sono stati prodotti pochissimi esemplari: nel 2021, un prototipo è stato venduto per quasi 5 milioni di dollari durante un’asta benefica biennale che si tiene a Ginevra sotto l’alto patrocinio del principe Alberto II di Monaco.
Coppola a Cannes, l’incontro che emoziona: “Per ‘Megalopolis’ ho rischiato la bancarotta, ma i soldi non hanno importanza, contano gli amici. L’America nata sugli ideali della Repubblica romana, oggi le democrazie sono a rischio”
A Cannes – proprio in occasione della presentazione del film – aveva detto: “Per Megalopolis ho rischiato la bancarotta, ma i soldi non hanno importanza, contano gli amici. uno dei motivi per cui ho la linea di credito che mi ha permesso di farlo è che nel 2008, durante la crisi finanziaria, investii 20 milioni di dollari per prendere un’azienda vinicola e costruire un luogo in cui i bambini potessero fare qualcosa quando i loro genitori bevevano il vino. Ho reso la cantina un giardino della Danimarca, con le piscine e i giochi. E questo investimento di 20 milioni di dollari ha dato vita a un luogo che in tanti adesso cercano di replicare. E così ho preso i soldi da quello, e li ho messi sul film. I soldi vanno e vengono. Un amico non ti deluderà mai”. E a 86 anni il regista del Padrino e Apocalypse now non ha intenzione di mollare, è infatti nuovamente sul set di un film girato in Italia.
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