Frontiers, un intrigante thriller psicologico che esplora i confini della mente. Online su MYmovies
Diane, dopo la morte del padre in un tragico incidente d’auto, non riesce più a vivere come un tempo. Convinta che la sua tenuta di campagna sia infestata da una presenza misteriosa che di tanto in tanto genera strani rumori e apre bruscamente le ante degli armadi, passa molte notti insonni in compagnia dei suoi fidati fucili.
La notizia di tre criminali evasi da un carcere degli Stati Uniti e diretti in Canada acuisce la sua angoscia, convincendola che sia a maggior ragione necessario sorvegliare la casa da possibili intrusioni notturne, soprattutto per proteggere la figlia adolescente Sarah, unica presenza che sembra portare un po’ di pace nella sua vita.
Preoccupate per la crescente paranoia di Diane, le sorelle Carmen e Julie decidono di chiamare mamma Angèle, che prende subito un aereo dalla Virginia per tornare in Québec.
Dramma familiare incentrato sul tema dell’elaborazione del lutto, Frontiers accompagna il pubblico all’interno delle complicate dinamiche relazionali che legano tre sorelle e una madre giudicata assente mentre, ognuna a proprio modo, elaborano il lutto per l’improvvisa morte del padre in un incidente d’auto.
Immerse in un’atmosfera silenziosa, riflessiva, onirica e carica di tensione le storie di Diane, Carmen e Julie sono quelle di tre donne all’apparenza granitiche: stivali, camicia a quadri e fucile alla mano, sono abituate alla durezza della vita di campagna, che lascia poco spazio alle smancerie.
Sebbene si mostrino sempre dignitose e composte, ognuna di loro custodisce una profonda emotività: coinvolte in relazioni complicate, fanno tutte i conti, in modi diversi, con un momento estremamente difficile della loro vita, che incide sulla loro stabilità psicologica.
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Presenze fantasmatiche, possibili criminali a piede libero, un difficile rapporto con la figura materna, relazioni amorose e familiari travagliate sono gli ingredienti di una narrazione che approfondisce silenziosamente i profili psicologici di tre donne alle prese con l’elaborazione di un lutto che segna tragicamente le loro vite e i loro legami personali.
Nei panni della tormentata Diane la camaleontica star del cinema canadese Pascale Bussières, che dopo quasi vent’anni ritrova sul set la collega, musicista, regista e sceneggiatrice Micheline Lanctôt, nel ruolo dell’incrollabile mamma Angèle. Nel 1984 le due avevano infatti già lavorato insieme per Sonatine: Leone d’argento a Venezia, il film diretto da Lanctôt lanciò la carriera di Bussières e le valse un Genie Award – fra i più alti riconoscimenti del cinema canadese ? come Migliore attrice.
Con Frontiers Bussières torna inoltre a lavorare per la terza volta con il regista Guy Édoin, dopo l’esordio al lungometraggio del cineasta Wetlands (2011) e il drammatico Ville-Marie (2015), con protagonista una Monica Bellucci nei panni di una star del cinema intenta a ricucire il rapporto con il proprio figlio.
Per il suo Frontiers, Édoin sceglie nuovamente Bussières, che diventa il perno attorno al quale costruisce un film complesso e stratificato, che mescola il thriller psicologico al dramma familiare, nella cornice di una misteriosa quanto metaforica storia di fantasmi.
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