Helen Mirren, gli 80 anni della dama del cinema: “Non presto attenzione al tempo che passa”
“Non presto attenzione al tempo che passa. Non ho mai dato troppa importanza ai compleanni. Ci sono momenti significativi nella vita delle persone ma quei passaggi cruciali, nella mia vita, non sono mai stati collegati a un compleanno”. Helen Mirren compie 80 anni oggi, ma non è una questione che la tocca più di tanto. Con il suo amico Checco Zalone in piena pandemia ha scherzato con grande autoironia sulla sua età nel video ironico La vacinada e probabilmente questa data sul suo personale calendario è un giorno come un altro.
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D’altronde Helen Lydia Mironoff, vero nome dell’attrice, fa parte di quella schiera di ottantenni che non ha nessuna intenzione di andare in pensione come il suo amico Harrison Ford, con il quale ha girato due stagioni della serie western 1923 di Taylor Sheridan. Nel suo carnet d’attrice da più di 150 titoli ha tre progetti in arrivo: il film di Anton Corbijn Switzerland, in cui interpreta la famosa scrittrice Patricia Highsmith, la nuova commedia di Chris Columbus Il club dei delitti del giovedì su quattro amici agé che risolvono casi irrisolti per divertimento nonché il debutto alla regia di Kate Winslet, Goodbye June.
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Vincitrice di un Oscar per l’interpretazione della regina Elisabetta nel film di Stephen Frears The queen, quattro Golden Globe, quattro BAFTA, cinque Screen Actors Guild Award, un Critics’ Choice Awards, quattro Emmy e un Tony Award, Helen Mirren è figlia del nobile russo, colonnello dell’esercito zarista e diplomatico Vasilij Petrovi? Mironov che era in Gran Bretagna quando scoppiò la rivoluzione d’ottobre e non rientrò più in Russia. “Mio padre era fuggito dalla Russia durante la rivoluzione – ha raccontato a Repubblica qualche mese fa – sono cresciuta come “figlia di un immigrato” e so cosa significhi avere un biglietto di sola andata, senza possibilità di tornare nel proprio Paese. Sai di poter solo andare avanti, è bandita la nostalgia di un passato al quale non avrai più accesso”.
In Inghilterra il padre lavorò come come tassista, istruttore di scuola guida, violista nell’Orchestra Filarmonica di Londra e infine funzionario al Ministero dei trasporti del Regno Unito, cambiando il nome russo nel più britannico Mirren. La mamma di Helen, Kathleen Rogers londinese di West Ham, era la penultima dei quattordici figli di un macellaio. Lei la seconda di tre figli.
Gli studi in un liceo cattolico femminile, poi il colpo di fulmine per il teatro: dopo il diploma di recitazione all’Università del Middlesex, a Londra Helen appena diciottenne entra al National Youth Theatre. Negli anni Sessanta e Settanta lavora principalmente in teatro (spettacoli importanti come Antonio e Cleopatra all’Old Vic, la partecipazione al progetto sperimentale di Peter Brook, una Lady Macbeth). Negli anni Settanta il suo debutto cinematografico ma mentre continua l’impegno in scena fino alla fine del decennio i ruoli su grande schermo sono limitati (si ricorda il Caligola di Tinto Brass).
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Dalla fine degli anni Ottanta il cinema diventa più centrale nella carriera di Helen Mirren con prove d’autore come la parte della moglie nel film di Peter Greenaway Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989), Cortesie per gli ospiti, dove, insieme a Christopher Walken, intraprende un gioco di seduzione con la più giovane coppia formata da Rupert Everett e Natasha Richardson. Sul set del film Il sole a mezzanotte (storia di un ballerino russo – interpretato da Michail Baryshnikov – fuggito negli Stati Uniti d’America, ispirato a Nureev) Helen Mirren si innamora del regista, Taylor Hackford che diventerà suo marito.
Cannes 2025
Fervente repubblicana nella carriera ha portato in scena quattro sovrane inglesi: Margherita d’Angiò a teatro, Elisabetta I in televisione, e Carlotta di Meclemburgo al cinema ed Elisabetta II al cinema e in teatro. Grazie al ritratto di Elisabetta nei giorni della morte di Lady Diana nel film di Stephen Frears si è aggiudicata il premio per la migliore interpretazione femminile del BAFTA e del SAG, nonché il Golden Globe e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 63ª Mostra di Venezia e l’Oscar.
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Qualche anno fa ha comprato una masseria a Tiggiano, in Salento, dove trascorre metà dell’anno e sta imparando l’italiano. Ha preso molto a cuore la battaglia contro la xylella, la malattia che colpisce gli ulivi pugliesi. “Mi considero un’italiana onoraria – ha detto – Come sapete passo molto del mio tempo in Italia, la mia priorità è sensibilizzare il governo di Roma sul dramma della xylella che sta massacrando gli ulivi del Salento. Mi sono resa conto che la maggioranza degli italiani non ne sa nulla, per non parlare del resto d’Europa. Ma per quell’area geografica è una tragedia, anche economica, immensa”.
Oltre che con Checco Zalone, con cui vorrebbe tornare a lavorare, dame Mirren ha anche girato un film con Paolo Virzì, la commedia Ella & John dal romanzo di Michael Zadoorian In viaggio contromano (ed. Marcos Y Marcos). “Vorrei avere la stessa energia del mio personaggio Ella fino alla fine dei miei giorni, – aveva detto l’attrice a Venezia dove era stato presentato il film – vorrei che la mia morte se possibile fosse piena di risate”. Intanto continua a lavorare anche nella serialità, dopo la tenace Cara Dutton nel feroce west è diventata la moglie del boss interpretato da Pierce Brosnan nella serie di successo Mobland.
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