I Muse cancellano il concerto di Istanbul per motivi politici dopo l’appello dei fan
I problemi che in questo periodo caratterizzano la vita politica in Turchia iniziano a avere una ricaduta anche sugli eventi musicali. I Muse hanno annunciato sui social l’annullamento del concerto a Istanbul, atteso per l’11 giugno, dopo che l’organizzatore turco DBL Entertainment si è scagliato contro coloro che erano coinvolti nelle recenti proteste antigovernative, in seguito all’arresto con accuse di corruzione del sindaco dell’opposizione, Ekrem Imamoglu, rivale politico del presidente Recep Tayyip Erdogan, denunciandole su X come “tradimento”.
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Il suo post ha scatenato indignazione e una raffica di appelli sui social media per boicottare i concerti organizzati dalla sua azienda, tra cui quello di Robbie Williams del 7 ottobre. “Dopo un’attenta riflessione – scrive la band – e ascoltato le richieste dei nostri fan, pur rispettando pienamente le loro preoccupazioni, il nostro show a Istanbul sarà posticipato al 2026, in modo da garantire che DBL Entertainment non sia coinvolta. Grazie per il vostro costante sostegno, per noi è tutto. Ci vediamo nel 2026”.
Nei giorni scorsi molti fan della band sui social media avevano invitato a boicottare il concerto per sostenere i manifestanti che hanno denunciato l’arresto del sindaco di Istanbul.
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