Il Lunedì del Cinema: online il 12 maggio ‘The Square’ di Ruben Östlund, vincitore della Palma d’Oro a Cannes
Nessun film come The Square ha saputo smascherare il volto ipocrita della borghesia colta, fintamente tollerante e profondamente fragile. E lo ha fatto, con sguardo lucido e impietoso, adottando un punto di vista inedito dei promotori dell’arte contemporanea.
Il valore simbolico della scelta è evidente: mettendo al centro della narrazione un curatore museale, figura apparentemente illuminata e progressista, Ruben Östlund (già acclamato autore di Forza maggiore) non si limita a raccontare l’arte, ma la trasforma nel prisma attraverso cui osservare l’intero sistema sociale che la sostiene, la finanzia e la consuma.
L’arte contemporanea, con le sue pretese etiche e le sue provocazioni spesso indecifrabili, diventa il terreno ideale per mostrare quanto sottile sia la distanza tra principio e pratica, tra enunciazione e azione.
In questo gioco di specchi, la creazione artistica non è quindi più rifugio o consolazione, ma detonatore di contraddizioni, capace di incrinare le certezze di chi la contempla e, ancor più, di chi dovrebbe salvaguardarla.
Il protagonista è Christian (Claes Bang), uomo affascinante, sicuro di sé, brillante nel suo ruolo pubblico ma vacillante in quello privato. Quando al suo museo viene allestita una nuova installazione, The Square, uno spazio delimitato da una semplice cornice a terra che dovrebbe rappresentare un luogo di fiducia e altruismo, la vita di Christian comincia a sfilacciarsi.
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Dopo essere stato vittima del furto del cellulare, innesca una spirale di azioni vendicative che mettono a nudo le sue insicurezze, i suoi pregiudizi e, soprattutto, la distanza tra le sue convinzioni dichiarate e i suoi comportamenti effettivi.
Il film gioca su contrasti netti, alternando una comicità assurda a momenti perturbanti, capaci di suscitare profondo disagio mentre l’atmosfera, scena dopo scena, diventa sempre più tesa.
Davvero emblematica, in tal senso, è la celebre sequenza della cena di gala, durante la quale un performer – interpretato dall’artista Terry Notary – inscena la sua metamorfosi in una creatura primitiva, simulando i gesti e la violenza di una scimmia in un contesto di estrema formalità.
L’azione, inizialmente percepita come pura provocazione performativa, evolve in una minaccia concreta, portando alla luce l’esile confine tra atto artistico e aggressione, tra stimolo intellettuale e brutalità incontrollabile.
Vincitore della Palma d’Oro a Cannes e interpretato da un cast internazionale composto anche da Elisabeth Moss (Mad Men, The Handmaid’s Tale) e Dominic West (The Wire), The Square è uno dei film più studiati, analizzati e dibattuti del cinema europeo contemporaneo.
Un’opera che non offre soluzioni o vie di fuga, senza eroi e senza colpevoli, capace di turbare, divertire, interrogare, e soprattutto, resistere a ogni tentativo di catalogazione.
Non è solamente una satira implacabile né un atto d’accusa alla vacua ipocrisia dell’élite culturale, ma è soprattutto lo specchio più lucido e inquieto possibile dei nostri tempi.
Lunedì del Cinema è un’iniziativa a cura di Repubblica e MYmovies per il cinema di qualità in streaming. Una sala cinematografica virtuale pronta ad accogliere gli iscritti di MYmovies con una selezione ricercata di titoli da vedere (o rivedere) insieme dalle 20:00 a mezzanotte.
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