Jafar Panahi non può andare al New York film festival, bloccato per il visto
Tra il festival di Busan (Corea del Sud) e la Festa di Roma, dove riceverà il premio alla carriera, il regista iraniano Jafar Panahi – premiato al festival di Cannes con la Palma d’oro lo scorso maggio – avrebbe dovuto partecipare al New York film festival. Ma come è già accaduto a Cat Stevens il regista non ha ottenuto il visto in tempo e ha dovuto saltare la première di Un semplice incidente il 2 ottobre. Inoltre, il festival ha annunciato l’annullamento di un incontro del 3 ottobre tra Panahi e Martin Scorsese.
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Il regista, perseguitato dal regime di Teheran, sarà a Roma per ricevere il premio dalle mani del regista Giuseppe Tornatore. La causa di questi problemi di rallentamento dei visti è lo shutdown governativo, iniziato il 30 settembre dopo che i leader del Congresso non sono riusciti a raggiungere un accordo sui finanziamenti.
Il regista iraniano dissidente, che è stato in carcere e per 14 anni non ha potuto lasciare il Paese, ha realizzato un film potente a partire dai racconti delle persone che ha incontrato durante la prigionia. Il semplice incidente del titolo è quello che accade a una famiglia che sta viaggiando per tornare a casa, padre, madre alla fine di una gravidanza e figlioletta. Quando la macchina di notte investe un cane inizia un viaggio che porterà il padre in un garage dove lavora un uomo, convinto di aver riconosciuto il suo aguzzino, l’uomo che l’ha torturato per anni in carcere. Non avendo però certezza coinvolge un gruppo di ex detenuti in questa ricerca di verità. “Per il cuore e la tenerezza, per la libertà ritrovata, per la vita nuova” ha detto Juliette Binoche.

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