Jane Fonda non molla mai: con oltre 500 artisti rilancia il comitato per la libertà d’espressione

Jane Fonda ha rilanciato il Committee for the First Amendment (Comitato per il Primo Emendamento), fondato negli anni 40 da suo padre Henry Fonda, per difendere la libertà di espressione dagli attacchi del maccartismo. Il Comitato ha già ricevuto il sostegno di oltre 550 celebrità. A partire da Pedro Pascal, Ben Stiller, Whoopi Goldberg, Sean Penn, John Legend, Julianne Moore, Barbra Streisand, Ethan Hawke, Billie Eilish, Quinta Brunson, Kerry Washington, Natalie Portman, Aaron Sorkin, Spike Lee e Viola Davis.

“L’era McCarthy è finita quando gli americani di tutti gli schieramenti politici si sono uniti e hanno difeso i principi della Costituzione contro le forze della repressione”, ha dichiarato Fonda in una nota, riportata da Variety. “Quelle forze sono tornate. Ed è il nostro turno di unirci in difesa dei nostri diritti costituzionali”. La libertà di parola e la libertà di espressione “sono diritti inalienabili di ogni americano, di qualsiasi estrazione e fede politica. La capacità di criticare, contestare, protestare e persino deridere chi detiene il potere è fondamentale per ciò che l’America ha sempre aspirato a essere”, conclude.

Show di Kimmel cancellato, le reazioni da Ben Stiller a Jean Smart. Obama: “Trump minaccia i media”

È un momento molto delicato a Hollywood. La satira è sotto attacco: soprattutto dopo che lo show di Jimmy Kimmel (Jimmy Kimmel Live) è stato temporaneamente sospeso – e poi riportato in onda di fronte alle proteste – da Abc e dalle principali emittenti televisive Sinclair e Nexstar Media per i suoi commenti sulla morte dell’attivista conservatore Charlie Kirk. Ma già prima di questo caso clamoroso è stato chiaro che l’attuale amministrazione mal sopporta le critiche e le forme di satira a cui i programmi della sera e il quintetto dei comici composto da Kimmel, Fallon, Colbert, Stuart e Meyers ha abituato il pubblico della tv via cavo.

Condividi questo contenuto: