Jim Morrison sarebbe vivo, la docu-serie “Before the End” solleva dubbi sulla sua morte
Una nuova docu-serie pone tante domande sulla morte, definita da molti misteriosa, di uno degli artisti più amati del mondo, The Lizard King, il cantante Jim Morrison morto a 27 anni a Parigi in circostanze mai del tutto chiarite. Riavvolgendo, con molta fantasia e immaginazione, il filo dei tanti “se”, “ma”, “potrebbe” e via dicendo. Secondo Before the End: Searching for Jim Morrison, il leader dei Doors potrebbe aver inscenato la sua morte e quindi Jim Morrison sarebbe ancora vivo. A “risvegliare” questa vecchia teoria è la docu-serie, disponibile su Apple Tv+, dove si svela che il leggendario leader dei Doors non sarebbe morto a Parigi nel 1971, a seguito di un’insufficienza cardiaca provocata probabilmente da un’overdose, ma potrebbe aver inscenato la sua morte per vivere sotto un’altra identità a Syracuse, nello stato di New York.
Il regista Jeff Finn, che si dichiara un grande fan dei Doors, nella sua indagine presenta alcune testimonianze di persone che dichiarano che Jim Morrison si farebbe chiamare Frank. Inoltre, avrebbero notato una cicatrice sul volto identica a quella del celebre artista. Before the End: Searching for Jim Morrison prova a dare una spiegazione su cosa avrebbe spinto il cantante a prendere una scelta così drastica. Tra i motivi, spunta il rifiuto della fama. La docu-serie, in tre episodi, aggiunge così un nuovo sguardo su questa vicenda da sempre avvolta nel mistero.
La morte del leader dei Doors il 3 luglio del 1971 in Francia rimane tuttora avvolta in una fitta trama di punti oscuri: le ultime ore di vita si basarono soltanto sulle testimonianze della sua compagna Pamela Courson, la quale fece trascorrere un insolito tempo nello scoprire il cadavere e nell’avvertire le autorità competenti. E poi ancora: le indagini furono sommarie e il medico legale pare fosse giunto in ritardo, ma questi fece anche una relazione clinica superficiale. Non furono approfondite le cause dei lividi, parlando semplicemente di un arresto cardiaco, e non fu eseguita nessuna autopsia o esame tossicologico. Le indagini furono chiuse in breve tempo qualche giorno dopo con la firma dell’autorizzazione alla sepoltura ed infine la notizia ufficiale della morte fu diffusa soltanto a funerale avvenuto. Il suo corpo è stato sepolto a Parigi nel cimitero degli artisti il 7 luglio 1971.
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