La storia di Sergio, la Shoah dei bimbi in corsa per l’Oscar: “Un film per la pacificazione”

Sergio De Simone aveva sette anni quando da Auschwitz, dove era stato deportato con la sua famiglia, venne trasferito nel campo di Neuengamme, ad Amburgo. Era il 29 novembre 1944, il giorno del suo compleanno. È l’unico italiano dei venti bambini che il dottor Kurt Heissmeyer utilizzò come cavie umane nel campo e che non tornarono mai a casa. La storia di Sergio è un libro, scritto dalle sorelle Adra e Tatiana Bucci – sopravvissute all’Olocausto dopo essere state deportate all’età di 4 e 6 anni – con Alessandra Viola e ora un cortometraggio di animazione diretto da Rosalba Vitellaro. Sergio è il cuginetto di Adra e Tatiana, originarie di Fiume che hanno dedicato la loro vita alla memoria e che hanno voluto il libro e questo film perché la storia di Sergio non fosse dimenticata.

La storia di Sergio è stato ammesso dall’Academy tra i titoli in corsa agli Oscar 2026 nella categoria ‘Animated Short Film’. Il 16 dicembre si saprà se sarà nella shortlist, ma nell’attesa la soddisfazione per le due autrici siciliane è grande. “Abbiamo conosciuto le sorelle Bucci perché sono le protagoniste del nostro precedente cartoon prodotto da Rai Kids La stella di Andra e Tati – racconta da Palermo Rosalba Vitellaro – spesso quando andiamo nelle scuole a presentare quel film i bambini ci chiedono di Sergio, di cosa gli è accaduto e noi allarghiamo le braccia. In questi ultimi sei o sette anni abbiamo raccolto un interesse dei ragazzi per la sua storia e abbiamo deciso di raccontare l’inganno dei nazisti nei suoi confronti quando gli dissero che l’avrebbero portato dalla sua mamma. Per noi questo piccolo film è il proseguimento dell’altro e per questo le immagini sono state affidate ancora una volta a Annalisa Corsi, con cui abbiamo realizzato La stella di Andra e Tati ma anche Nel mare ci sono i coccodrilli con cui abbiamo vinto un premio a Giffoni”.

Il progetto è andato avanti grazie a Rizzoli che ha dato gratuitamente i diritti di sfruttamento del libro, di un crowdfunding che ha coinvolto persone da mezza Europa e da un gruppo di scuole dove si è svolto un corso di animazione e l’Assessorato della pubblica istruzione della regione Sicilia e ancora grazie all’ambasciata tedesca che nel dicembre del 2023 ha deciso di sostenere il progetto. La storia al di là dei ricordi delle sorelle Bucci è costruita su una inchiesta del giornalista tedesco Günther Schwarberg e della moglie avvocata Barbara Hüsing che nel 1979 si sono battuti per restituire nomi e dignità a quei venti bambini.

“In questo momento in cui il mondo è pieno di guerre dove i bambini vengono uccisi e muoiono di fame, a 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale il nostro intento era proiettare il corto nelle scuole, che lo Rai lo acquisisse – dice la regista – nulla di questo è avvenuto, ma non ci arrendiamo. Il 27 gennaio lo proietteremo al Parlamento europeo per la giornata della memoria alla presenza delle sorelle Bucci. Per noi è molto importante proporre un’idea della pacificazione tra popoli. Tatiana ci ha detto ‘io ho sempre avuto un’avversione per la lingua tedesca ma quando ho sentito parlare Gunther e ho scoperto la sua ricerca allora le cose per me sono cambiate. Per noi essere ammesse alla corsa è già un riconoscimento”.

Alessandra Viola ci tiene a sottolineare che “il film non è una denuncia, ma una ricostruzione storica fatta con la massima attenzione e l’approfondimento degli atti processuali trattandosi di un argomento così importante. Abbiamo utilizzato la consulenza dello storico Marcello Pezzetti che è stato consulente di Steven Spielberg e Roberto Benigni per i loro film, noi siamo stati molto attenti ai più piccoli dettagli come le divise e le posizione dei letti nelle baracche. Non ci interessava solo raccontare la tragedia di questi venti bambini uccisi, per i quali abbiamo piantato venti ulivi a Palermo nel quartiere Brancaccio con le targhe per ricordarli, ma aiutare ai bimbi che vedranno il corto a fare la differenza. Oggi si fa di tutta l’erba un fascio: gli ebrei sono tutti cattivi perché Israele fa la guerra a Gaza allora i tedeschi sono tutti cattivi perché hanno sterminato ebrei. Nelle situazioni complesse bisogna sviscerare la complessità e fare delle distinzioni. È l’unica strada per costruire un mondo di pace”.

Il corto La stella di Adri e Tati ha superato il milione di visualizzazioni su Rai Play, nella speranza che anche La storia di Sergio trovi la sua strada verso il pubblico di ogni età.

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