L’anti talk show, in mezz’ora c’è tutto il mondo

In teoria esiste l’anti-talk show politico (un’entità misteriosa, affascinante e introvabile tipo il Graal). O almeno ne esiste il tentativo, la teorizzazione e la timida messa in pratica. Da poco su Tv2000 — ovvero la tv dei cattolici — il mercoledì alle 20.50 va in onda Di Bella sul 28.

Titolo bizzarro ma chiaro e provvidenzialmente didascalico: dentro c’è il nome del conduttore (Antonio Di Bella, Rai di lungo corso, poi pensionato) e c’è soprattutto il numero del digitale terrestre dove trovare il canale. Metodo efficace, da vecchia scuola. Visto che è Pasqua, merita spazio e proprio con la puntata dell’altra sera, dedicata appunto al tema “Pasqua senza pace”.

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Le buone intenzioni quindi ci sono tutte, ospiti posati e competenti, un sondaggista, collegamenti esterni e così via. Nell’occasione anche un personaggio che — oltre a essere il numero uno dell’istituzione, la Cei — è pressoché una star nel mondo cattolico, il Cardinale Matteo Zuppi. E comunque papabile, e proprio in quel senso. Siccome lo spazio possibile per gli anti talk show somiglia a una prateria senza confini, si finisce col perdersi: ovvero nello spazio di tempo, esiguo, a disposizione vengono compressi a viva forza molti argomenti, molti collegamenti e anche variazioni sul tema che riguardano le attività sociali del mondo cattolico. È come se fosse una vetrina prestigiosa nella quale a quel punto vogliono entrare tutti. E qui arriva il mistero, a suo modo glorioso, della durata. Ovvero poco più di mezz’ora e una volta sola a settimana.

Francamente poco, un talk-lampo. E davvero, non se ne capisce il motivo — la programmazione non è esattamente costrittiva, l’altra sera bisognava dare spazio al film La storia di Glenn Miller, anno 1954, con James Stewart: ed è vero che, per tutti gli altri talk show, Glenn Miller al posto del blocco successivo sarebbe un toccasana. Qui lascia invece la sensazione che un po’ di dibattito in più non ci sarebbe stato male.

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«Ieri hanno arrestato il meccanico del paese perché in realtà era uno spacciatore. Io sono suo cliente da anni, ma non mi ero mai accorto che facesse il meccanico» (Gag che impazza su X, di attribuzione incerta).

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