Livio Macchia, morto il bassista dei Camaleonti. Aveva 83 anni
È morto Livio Macchia, storico bassista e fondatore della band beat italiana I Camaleonti. Aveva 83 anni ed era di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Aveva creato il gruppo insieme a Paolo De Ceglie, Riki Maiocchi, ai quali si era aggiunto il tastierista e cantante Antonio Cripezzi, in un club, il Santa Tecla di Milano all’inizio degli anni Sessanta dove era emigrato dalla Puglia di origine.
Il nome Camaleonti era stato scelto perché nelle serate dal vivo variavano il repertorio adattandosi a seconda del pubblico. Insieme alla sua band aveva firmato successi senza tempo come L’ora dell’amore, Io per lei, Applausi ed Eternità, brani che hanno attraversato decenni. Il gruppo è arrivato a vendere 30 milioni di copie, ottenendo quattro dischi d’oro, e si è esibito ovunque, anche all’estero, fino a superare i 60 anni di attività senza soluzione di continuità.
Durante un live proprio al Santa Tecla vengono notati da Miki Del Prete, autore e produttore discografico paroliere di Adriano Celentano, che li mette sotto contratto per la Kansas, etichetta per la quale incidono fra il 1965 e il 1967 dodici singoli e due 33 giri. Il primo grande salto di popolarità arriva con L’ora dell’amore (1968), cover in italiano di Homburg dei Procol Harum (1967), che rimase in vetta alle classifiche per dieci settimane, vendendo oltre 1,5 milioni di copie. Fra le loro canzoni numerose infatti sono le cover di successi internazionali (come Sha la la la, cover di La La La La La del gruppo messicano-statunitense The Blendells) che nel 1966 vende 40.000 copie, presto bissato dal successo di Portami tante rose. Tra i brani più popolari Applausi del 1968 (900 mila copie vendute, che rimane in classifica per dodici settimane) che divenne poi la sigla del programma notturno di Gigi Marzullo Sottovoce. Il loro brano Perché ti amo vinse Un disco per l’estate nell’edizione del 1973.
Negli anni Settanta partecipano a tutti i festival musicali più importanti, al Festival di Sanremo 1970 con il brano Eternità (altro successo cantato da Macchia) in coppia con Ornella Vanoni, ma anche al Cantagiro e al Festivalbar. Progressivamente si allontanano dal genere beat per avvicinarsi sempre più verso un genere melodico. Nella lunga carriera, con modifiche al gruppo originale di cui Macchia però è rimasto sempre fisso, hanno realizzato 23 album in studio, il cui l’ultimo 50 Anni di applausi era uscito per il cinquantenario della band.
Negli ultimi anni della sua vita, Macchia era tornato stabilmente in Salento, a Melendugno, terra delle sue radici paterne. Il 30 giugno scorso, nonostante la malattia, ha tenuto un concerto nel borgo di Roca Nuova nel comune di Melendugno per celebrare i 60 anni di carriera dei Camaleonti, insieme al figlio e ad alcuni musicisti locali, uno dei suoi ultimi saluti al pubblico.
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