Michael J. Fox: “Vorrei una morte serena e senza drammi, semplicemente non svegliarmi più”

“Vorrei semplicemente non svegliarmi più un giorno. Sarebbe davvero fantastico. Non voglio che la mia morte sia drammatica”. A pronunciare queste parole è Michael J. Fox in una intervista al The Sunday Times, rilanciata da The Indipendent, e poi in lunga intervista al britannico The Times, dove ha condiviso i suoi pensieri dopo 35 anni di convivenza con il Parkinson.

L’attore 65enne, indimenticabile nei film cult Ritorno al futuro del 1985 e Le mille luci di New York del 1988, racconta: “Mi è stata diagnosticata la malattia neurodegenerativa nel 1991, quando aveva 29 anni. Non c’è una linea temporale, non ci sono fasi che si attraversano, non come accadrebbe, ad esempio, con il cancro alla prostata – ha detto a proposito della sua diagnosi – non sono molte le persone che hanno il Parkinson così giovani. È una malattia molto più misteriosa ed enigmatica. Non voglio inciampare sui mobili o sbattere la testa. Posso camminare, ma non è bello ed è un po’ pericoloso – spiega l’attore – con il Parkinson, il cervello subisce danni progressivamente nel corso degli anni. I sintomi fisici includono tremori involontari di alcune parti del corpo, così come movimenti rallentati e altri problemi di mobilità”.

E poi ancora: intervistato anche da People, ha parlato della necessità di ascoltare sempre il suo corpo: “Mi sveglio e comprendo come sarà la giornata e cerco di adattarmi. Continuo ad affrontare nuove sfide a livello fisico e le supero”. Nonostante la malattia, la vita di Michael J.Fox è tutt’altro che ferma: si occupa del Parkinson, della fondazione, parla con altri pazienti, registra un audiolibro. Sta per apparire nell’ultima stagione della serie drammatica di Apple TV+, Shrinking, in cui Harrison Ford interpreta un terapista con il Parkinson in fase avanzata. Un’agenda fitta che lo porta a una riflessione finale, quasi una sfida alla malattia stessa. “Anche questa è un’altra cosa, riguardo alla morte. Per ora non ho avuto tempo – ribadisce – vorrei che fosse serena”.

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