Michela Miti: “Ecco il nome del produttore che abusò di me. Ora sono sul lastrico, anche sfrattata”
Nella sua carriera ci sono titoli come Pierino contro tutti e Vieni avanti cretino, Pierino colpisce ancora e W la foca, poi venne la tv con qualche fiction, l’ultima partecipazione nel 2003 in una puntata di Carabinieri. C’è stata un’epoca in cui Michela Miti era un sex symbol, tra le reginette delle commedia scollacciata anni 80, poi vennero il ritiro dalle scene, la lunga relazione (vent’anni) con Alberto Bevilacqua, la passione per la poesia. Resta però nell’immaginario come la maestra del Pierino di Alvaro Vitali e proprio in occasione della morte dell’attore si è parlato ancora di lei, che in un’intervista torna a raccontare le avance fatte da un produttore che le ostacolò la carriera, un nome che non aveva mai voluto fare ma che oggi ha deciso di svelare.
“Mario Cecchi Gori, il padre di Vittorio. Fu lui a ostacolarmi in numerosi provini, per moltissimi film, e per questo motivo poi mi sono dovuta sottoporre a terapie e analisi con specialisti per superare questi traumi che hanno segnato profondamente la mia carriera. Un ricordo incancellabile”. L’attrice lo racconta in un’intervista a Gente in cui soprattutto spiega quali siano le sue attuali condizioni economiche, pessime a quanto pare, ridotta sul lastrico.
“Purtroppo – dice – mi hanno anche notificato l’avviso di sfratto e l’unica notizia positiva è che solo pochi giorni fa ho saputo che è stato prorogato a settembre. I miei giorni di permanenza in questa casa sono davvero agli sgoccioli”. E’ senza gas, “solo grazie all’ausilio di un miracoloso fornetto elettrico riesco a cucinarmi un pasto almeno una volta al giorno”.

Non è la prima volta che Michela Miti racconta gli abusi subìti ma per la prima volta fa nome e cognome di chi, di quegli abusi, sarebbe stato il colpevole, il produttore Mario Cecchi Gori, tra i big del cinema italiano, scomparso nel 1993 con circa 200 film all’attivo, titoli che raccontano la storia del nostro cinema e maestri come Fellini, Risi, Monicelli, Scola.
“All’epoca ero indifesa, ero solo una ragazzina, adesso avrei tanta voglia di affrontarlo, purtroppo prima non ci riuscivo, avevo paura”, aveva raccontato in tv nel 2020, ospite di Eleonora Daniele a Storie italiane. “Non faccio il nome di questo produttore – aveva detto all’epoca – perché è morto”. Oggi, invece, il cambio di passo e la rivelazione.
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