Morgiane: l’opera dimenticata di Edmond Dédé finalmente in scena dopo 125 anni

NEW YORK – Quasi 125 anni dopo la morte di Edmond Dédé, la sua opera Morgiane, forse la più vecchia composta da un afroamericano, è andata in scena per la prima volta. Il compositore aveva completato la sua opera, un’epica lunga 545 pagine, nel 1887 e della cui grandezza sembrava essere consapevole, al punto da scrivere nell’ultima pagina: “Fin de l’Opera”. Poi Dédé, che aveva vissuto in esilio in Francia, prese la penna e appose la firma in coda.
Quel nome è rimasto nell’oblio a lungo, ma adesso che l’opera è stata messa in scena in Usa nella sua prima mondiale, la storia della sua vita è tornata a emergere. Nato nel 1827 a New Orleans come creolo libero da quella schiavitù patita dai suoi antenati, Dédé si era fatto una piccola fama come “virtuoso violinista”. A Bordeaux, in Francia, dove il musicista afroamericano era emigrato e aveva costruito gran parte della sua carriera, era considerato un talento e una celebrità. In Francia compose e diresse opere teatrali, balletti e spettacoli di operetta che fecero di lui, come ricorda il New York Times, “l’uomo più famoso di Bordeaux”. Ma Dédé, arrivato senza soldi in tasca, aveva dovuto fare di tutto per sopravvivere all’inizio: aveva lavorato nei teatri di provincia, prodotto spettacoli che sembravano più vicini ai vaudeville che a un’arte più sublime, e aveva dovuto affrontare pregiudizi razziali in entrambi i continenti. I critici lo definirono “sgraziato”, il colore della pelle rappresentò un ostacolo. La sua opera Morgiane non vide mai la luce. Basata sui temi presi dal racconto “Ali Babà e i quaranta ladroni”, la trama ruota attorno alla figura di Morgiane, donna coraggiosa che affronta avventure e pericoli per proteggere il suo amato e la sua famiglia. E’ un’opera grandiosa in quattro atti con influenze francesi e melodiche del sud degli Stati Uniti. Ma che non portò fortuna al suo autore.
Quando Dédé decise di trasferirsi a Parigi e tentare il grande salto, la sua stella si eclissò. Morì il 5 gennaio 1901 all’età di 73 anni. Il manoscritto è rimasto inedito per oltre 130 anni, fino a quando è stato scoperto per caso nel 2008 alla Houghton Library dell’Università di Harvard, che l’aveva acquistato anni prima da collezionisti francesi. Un improbabile team, formato, tra gli altri, da due docenti di storia, Andrea Cawelti e Sally McKee, e una mercante inglese d’arte musicale, Lisa Cox, ha riannodato i fili di un lavoro che, con l’aiuto di storici e musicisti, ha realizzato il sogno di Dédé.
La prima mondiale è andata in scena alla St. Louis Cathedral di New Orleans, la settimana scorsa, dove l’opera è stata presentata in forma ridotta, ma che a febbraio vedrà la versione al completo a Washington, a College Park, in Maryland, e, la prossima settimana, al Lincoln Center di New York. Nato dalla sinergia tra Opera Lafayette e OperaCréole, lo spettacolo vede in scena un cast di afroamericani, un’orchestra che utilizza strumenti antichi e un messaggio che ha attirato l’attenzione del pubblico: Morgiane può essere l’opera più antica mai scritta da un afroamericano.

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