Napoli, Capodanno al Plebiscito dedicato a Pino Daniele: da Loredana Bertè a Senese e Sal da Vinci
Capodanno 2025 in piazza del Plebiscito nel segno di Pino Daniele. Superstar Loredana Berté. L’inizio del nuovo anno nella piazza simbolo che disse addio all’artista, scomparso il 4 gennaio 2015, sarà nel suo nome, a 10 anni dalla morte.
La cantante più attesa è l’esplosiva rocker italiana di Bagnara Calabra con la sua chioma blu per la quale proprio l’artista “nero a metà” compose già nel 1980 “Buongiorno anche a te” (lato B di In alto mare), per poi scrivere per lei 11 anni dopo “In questa città”, canzone in gara al Festival di Sanremo del 1991.
E Loredana Berté ancora quest’anno a 74 anni è stata protagonista all’Ariston con il brano “Pazza”, settimo in classifica e Premio della critica Mia Martini. La rocker unisce vecchie e nuove generazioni non solo per i suoi intramontabili classici “E la luna busso”, “In alto mare”, “Sei bellissima”, ma anche per le recenti collaborazione con i Boomdabash e il ruolo di giurata nel talent Rai “The Voice”.
La notte del 31 dicembre al Plebiscito, che culminerà con i fuochi d’artificio sul lungomare, prenderà il via con la comicità di Gigi & Ross e i Ditelo Voi, conduce Gianni Simioli. Apertura con il contest di giovani cantanti pop emergenti, il fil rouge è la musica di Pino Daniele. I vincitori della competizione si esibiranno subito dopo con i big: tra questi, James Senese, sin dagli esordi sodale e amico di Pino Daniele, Raiz, Gabriele Esposito e Tammurriata Nera.
L’attore Massimiliano Gallo terrà un monologo sulla città e i suoi 2500 anni di storia. Dopo la mezzanotte si esibisce Sal da Vinci, cantante amato da decenni che ha ritrovato il successo con il tormentone disco di platino “Rossetto e caffé”. Capodanno sul Lungomare, poi, dalle 23 all’alba, come d’abitudine ormai, alla Rotonda Diaz e alla Colonna spezzata. In apertura un contest per i dj, il vincitore si esibisce con le guest star: la dj internazionale di Scampia, Deborah De Luca, e Riva Starr.
Ma i festeggiamenti di Capodanno, per il terzo anno di fila, iniziano il 29 dicembre, questa volta a Ponticelli per una quattro giorni di musica, un live festival di Napoli Città della Musica, organizzato dal Comune con Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco Manfredi per l’industria musicale e l’audiovisivo. Appuntamento domenica 29 al PalaVesuvio con l’omaggio ai ‘E Zezi per i 50 anni di carriera e il tributo alla musica napoletana, da Libero Bovio a Roberto Murolo, Raffaele Viviani e Salvatore Di Giacomo. Protagonisti i cantanti Roberto Colella con La Maschera, Francesco Di Bella dei 24 Grana, Arisa e Walter Ricci, Irene Scarpato con i Suonno d’Ajere, Flo e Maldestro.
Il 30 sera al Plebiscito, musica urban e rap, con la nuova scena dei rapper partenopei. In giuria da Geolier, Luché, Mv Killa, Yung Snapp, Vale Lambo, Lele Blade, Coco e Frezza. I vincitori cantano con Frezza ed Ernia, al primo classificato il Comune produrrà un video sui beat di Yung Snapp. Chissà se si esibirà a sorpresa anche Geolier, come l’anno scorso. E come alla vigilia del 2024, i rapper andranno a fare visita ai piccoli pazienti dell’ospedale Santobono.
Il primo giorno dell’anno non tornerà il concerto in omaggio a Roberto De Simone nella Basilica di San Domenico Maggiore, ma dalle 16 a mezzanotte proseguono i festeggiamenti sul lungomare, in piazza Vittoria e alla Colonna spezzata con una jam session dalle sonorità elettro jazz a lounge. «È la terza edizione per una quattro giorni del Capodanno live Città della musica – spiega Tozzi – in cui il sindaco ha voluto dare spazio alle molteplici espressioni culturali della città dalla canzone classica ma rivisitata, al rap urban e a Pino, sempre con grande attenzione al policentrismo e ai giovani talenti». Il programma di Capodanno è pronto già oltre un mese prima di Natale, rispetto agli anni scorsi, un piano per attrarre i milioni di turisti che affolleranno la città durante le feste. Prove generali, intanto, al Plebiscito con la finale di X Factor, la sera del 5 dicembre, condotta da Giorgia, biglietti andati a ruba in poche ore.
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