Pink Floyd, arriva la nuova versione di “Shine on you crazy diamond”
Con ogni probabilità non suoneranno mai più insieme, ma Roger Waters e David Gilmour continueranno a farci sognare. Wish You Were Here, uno degli album più iconici e significativi nella storia dei Pink Floyd, celebra il suo cinquantesimo anniversario, e la band ha reso disponibile un nuovo mix stereo di Shine On You Crazy Diamond, presentato per la prima volta come un unico brano continuo, incluso nella versione deluxe di Wish You Were Here, che uscirà in diversi formati il 12 dicembre. Inoltre hanno condiviso una demo inedita di Welcome To The Machine, intitolata The Machine Song (Roger’s demo), la prima demo casalinga del brano che Roger Waters (che lasciò la band nel 1985) portò inizialmente alla band.
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La band ha condiviso anche il nuovo video di Shine On You Crazy Diamond: il filmato mostra il comico, attore e sceneggiatore inglese Noel Fielding mentre crea uno dei suoi dipinti dedicati a Syd Barrett, il membro fondatore del gruppo, e primo frontman, che lasciò la band nel 1968, la cui leggenda è celebrata nei testi di “Shine On…”. Syd Barrett, come viene raccontato, si presentò agli Abbey Road Studios mentre la band stava iniziando i mix finali del brano, senza che nessuno dei membri inizialmente lo riconoscesse a causa del suo aspetto fisico completamente cambiato.
Noel Fielding ha raccontato il proprio legame con la band ricordando come la scoperta di The Piper at the Gates of Dawn a soli 12 anni gli avesse “cambiato la vita” e sottolineando la perfetta sinergia tra musica e immaginario visivo che caratterizza Wish You Were Here. Il risultato è un omaggio rinnovato a Syd Barrett e a un album che continua a essere considerato un capolavoro, con la mitica copertina con un uomo che prende fuoco mentre stringe la mano ad un altro, capace di fondere passato e futuro in un’unica visione. “Ero piuttosto giovane quando è iniziata la mia affinità con i Pink Floyd e Syd,” ricorda Fielding. “Mi ricordo che andai in biblioteca a 12 anni e noleggiai la cassetta di The Piper At The Gates Of Dawn. Rimasi tipo: ‘Che cos’è?’ Mi fece esplodere la mente. Non riuscivo a crederci. Quando iniziai a fare lo stand-up comedian cercavo sempre di scrivere come se fossi Syd Barrett. Mi piacevano il suo stile, il suo modo di camminare, il modo in cui parlava”.

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