Simona Ventura compie 60 anni: “Nella vita non mi sono mai arresa”

“Crederci sempre, arrendersi mai” è stato il suo motto, oltre che il titolo del libro in cui l’ambiziosa ex studentessa dell’Istituto tecnico alberghiero di Savona è diventata regina della tv. Simona Ventura oggi, primo aprile, compie 60 anni e a maggio ricomincia da opinionista all’Isola dei famosi, su Canale 5, reality di cui è stata conduttrice nel periodo d’oro. E’ in tv la domenica su Rai2 con Paola Perego a Citofonare Rai2 e la domenica siede al tavolo di Che tempo che fa sul Nove. L’età non è un problema, racconta di aver scoperto la leggerezza unita alla consapevolezza (“Oggi mi dico anche brava”), per lei i momenti di svolta sono stati altri; la separazione dal marito Stefano Bettarini, i sogni che non riusciva a realizzare. La lezione è che bisogna saper aspettare, e Ventura ha saputo farlo.

Quasi 40 anni di carriera, 65 programmi, ha fatto tutto con una determinazione rara e un’ironia notevole “perché ci sono stati gli alti, i bassi, ma nella vita bisogna sapersi rialzare e io l’ho fatto”.

Da qualche anno SuperSimo, pioniera a Quelli che il calcio, Le iene, un Festival di Sanremo nel 2004, l’Isola dei famosi, Ballando con le stelle con il compagno Giovanni Terzi (che in pista le chiese di sposarlo), ha scoperto che poteva smettere di correre come un furetto. “Dalla vita ho avuto tanto” ha spiegato “più di quanto avrei mai potuto immaginare”. Grande famiglia allargata, Niccolò e Giacomo, i due figli avuti da Stefano Bettarini, la figlia Caterina, il marito Giovanni, sposato lo scorso luglio, e i due ragazzi di lui, Lodovico e Giulio. “Siamo due persone che hanno amato, sono state amate, hanno vissuto le proprie vite e si sono incontrate. Ho il massimo rispetto per i miei ex, oddio non per tutti (ride). Giovanni idem”.

“Apprezzo Ilary Blasi” aveva spiegato a Repubblica “ma non avrei mai potuto fare come lei in Unica, per me è importante tutelare i figli”.

Le origini

Ha avuto come punto di riferimento sua madre, una donna tosta. “Ho avuto una mamma severa ma molto innovativa, lei stessa si è fatta da sola. Suo padre morì in guerra, e la sua mamma, mia nonna Eva, è stata la prima donna in assoluto a lavorare nel comune di Castel Maggiore. Una mamma single che lavorava e stava dietro a sua figlia, nel dopoguerra: mica semplice. Quando ho mosso i primi passi nello spettacolo, negli Anni Ottanta, l’unica raccomandazione di mia mamma è stata: ‘La prima cosa è lavorare, essere autonoma e indipendente. Dopo di che puoi innamorarti di chi vuoi’”.

Maria De Filippi e Amici

A scanso di equivoci si è tatuata una corona tra le scapole, con il suo nome, perché lei, da sempre si è considerata una regina e, come ribadisce in un’intervista a Gente, si sente “regina della sua vita”. Anche se professionalmente ci sono stati alti e bassi. Sette anni fa Maria De Filippi la chiamò ad Amici. “Dalle donne” spiegò in quell’occasione a Repubblica “ho ricevuto spesso cattiverie ma una donna, Maria, mi ha salvato. Nella vita bisogna sapere aspettare, per chi fa televisione è più difficile perché devi rimanere sereno mentalmente. Il problema è sempre la testa. Anche se il pubblico ha un’altra percezione di te, pensa che ci sei sempre stato. Io ho aspettato l’occasione giusta e con Amici è arrivata. Questa è la prova che c’è amicizia tra donne, che non volano solo i coltelli. Ho sempre lavorato, non mi sono mai tirata indietro ma ci sono momenti nella vita in cui devi sapere aspettare”.

L’aggressione al figlio Niccolò

Il punto di svolta arriva in un momento doloroso, quando il figlio Niccolò nell’estate del 2018, viene accoltellato all’uscita di una discoteca milanese. Undici fendenti, rischiò la vita. “Quel momento è stato veramente la sliding door della mia vita. Da lì è cambiato tutto”, ha raccontato la conduttrice. “Questa esperienza mi ha permesso di mettere in ordine le priorità e ho cominciato a vedere tutto attraverso la lente della positività. Sono tornata a essere Simona, negli anni mi ero un po’ accartocciata su me stessa, diciamo così”. Così la ragazza che ha vissuto di corsa inseguendo il successo, si ferma.

L’incontro con Giovanni Terzi

Dopo un amore tossico, l’incontro con Giovanni Terzi, la nuova vita insieme.“Crederci sempre, arrendersi mai è ancora il suo motto. “Nel momento in cui è nato” ha raccontato “ero bulimica di lavoro, ma quando chiudevo la porta di casa non è che mi sentissi molto bene, soffrivo la solitudine, avevo voglia di avere una persona a fianco al quale potermi appoggiare. Sono sempre stata una self made woman, e quando ti fai da solo cerchi di proteggerti, ti difendi, anche perché il nostro ambiente non è fatto proprio di suore e persone di carità, ecco. I figli – ho avuto la fortuna che nel 2006 arrivasse nella mia vita anche Caterina – sono stati la mia vera forza. Ho avuto anni molto difficili. Nella vita si può andare sempre avanti, ma si può anche sbagliare. Di fatto, io non ho mai fatto calcoli: quando mi sono innamorata, l’ho fatto totalmente, credendo nel progetto. Le cose però possono andar bene e possono andar male. Poi ho avuto la fortuna di incontrare l’uomo che ho sempre sognato di avere al mio fianco. Adesso mi sento una persona risolta, assolutamente felice.”

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