Tajani: “Governo valuterà l’idea Pupi Avati per un ministero del cinema”
ROMA – Un ministero dedicato al cinema, è la proposta del regista Pupi Avati che sta trovando un sostenitore presso il ministro degli esteri Antonio Tajani. “Pupi Avati mi ha parlato della sua idea di dar vita al ministero del cinema. È una proposta interessante per valorizzare i contenuti culturali, audiovisivi e multimediali che da sempre danno lustro all’Italia ed aiutano a promuovere i nostri prodotti. Cinema, un settore chiave del made in Italy. Valuteremo questa iniziativa con gli alleati di governo” ha scritto il leader di Forza Italia sui social.
Pupi Avati mi ha parlato della sua idea di dar vita al
ministero del cinema. È una proposta interessante per valorizzare i contenuti culturali,audiovisivi e multimediali che da sempre danno lustro all’Italia ed aiutano a promuovere i nostri prodotti.Cinema,un settore chiave del…— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) February 19, 2025
“L’apertura di Tajani sulla mia proposta di un ministero del Cinema? La cosa mi riempie d’orgoglio perché vuol dire che è stata finalmente presa seriamente in considerazione dal governo – ha commentato Avati – È una proposta bipartisan che l’intero Parlamento deve prendere in considerazione, perché il cinema italiano è patrimonio del Paese e non di un partito né di governo di opposizione – aggiunge – La leggenda del cinema italiano di sinistra è tramontata. C’è il cinema bello e quello brutto, la differenza la fa la qualità”.
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Se per Mario Orfini (componente della commissione Cultura della camera) “la governance del settore del cinema e dell’audiovisivo non funziona e raccogliere lo stimolo di Avati e ragionare su come innovarla e rafforzarla è un dovere”, secondo invece la sottosegretaria alla Cultura con delega al Cinema, Lucia Borgonzoni “il tema non può essere all’ordine del giorno”. “Ringraziamo per lo spunto dato, ma stiamo lavorando con il ministero dell’Economia e delle finanze per trovare ulteriori risorse così da gestire la grande richiesta di tax credit – dice la sottosegretaria in una note – vista la forte attrattività del nostro Paese e il grande successo che sta vivendo il cinema italiano. Non ultimi, voglio ricordare titoli come Diamanti, Il ragazzo dai pantaloni rosa, Parthenope. Distogliere fondi pubblici dal settore che occupa oltre 100mila lavoratori, per duplicare un ministero – ribadisce la sottosegretaria – sarebbe, oggi ancor più, un’operazione inutile e dannosa, non solo economicamente, ma anche in termini di tempo. Si rischierebbe di paralizzare la filiera per più di un anno”.
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