“Ulisse”, Alberto Angela alla scoperta dei misteri di Istanbul
Prima colonia greca col nome di Bisanzio, quindi per mille anni capitale dell’Impero Romano d’Oriente con il nome di Costantinopoli e per altri cinquecento dell’Impero Ottomano e infine megalopoli della moderna Turchia. Alberto Angela per il terzo appuntamento di Ulisse, il piacere della scoperta, stasera, 28 aprile, su Rai1 fa tappa a Istanbul, “la città che visse tre volte”.
Una città affascinante, divisa tra Europa e Asia, dove si muovono imperatori e sultani, basilisse e concubine, eunuchi e visir, e ciascuno lascia un’impronta più o meno duratura del suo passaggio nell’inconfondibile skyline che si affaccia sul Corno d’Oro.
Per raccontarne l’evoluzione e i segreti, Angela scende nella favolosa Cisterna-Basilica, un autentico bosco di colonne che sembrano emergere dall’acqua, alla ricerca delle tracce dell’antica capitale di Costantino e Giustiniano; rivela l’antico aspetto dell’Ippodromo, che ai tempi dei bizantini era teatro di accesi scontri tra tifoserie e nel quale muoveva i primi passi da discussa ballerina l’imperatrice Teodora. Racconta la storia di Santa Sofia, capolavoro dell’architettura, che per più di otto secoli è stata la chiesa più grande del mondo, ed è stata poi convertita in moschea dopo la conquista ottomana. Nella puntata viene mostrato anche l’unico ritratto giunto fino a noi dell’ultimo imperatore bizantino, Costantino XI, scoperto pochi mesi fa, nel dicembre del 2024, sotto antichi strati di pittura in un monastero bizantino di Aigialeia, nella regione greca dell’Achea.
Il viaggio di Angela prosegue poi nella Istanbul ottomana, nei rigogliosi cortili del Palazzo di Topkapi, reggia organizzata in padiglioni dei sultani, che ancora custodisce nelle sale del Tesoro alcuni dei gioielli più strabilianti della storia, esplorando i segreti cortili dell’Harem, dove il sultano viveva con la sua famiglia secondo tradizioni un po’ diverse da quelle di cui per secoli si è favoleggiato in Occidente. Il viaggio continua nella Moschea di Solimano il Magnifico, il sultano che per primo osò sposare una sua concubina, l’amata Roxelana, restandole fedele per tutta la vita, prima di passeggiare tra i giganteschi lampadari del Palazzo Dolmabahce, simbolo decadente del periodo delle riforme ottomane, quando anche i sultani cominciano a guardare con interesse al gusto occidentale. Spazio, infine, alle atmosfere liberty del Pera Palace Hotel, l’albergo del bel mondo che arrivava a Costantinopoli a bordo dell’Orient Express.
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