Una vespa, due giovani belli e innamorati, una storia romantica dai toni comici e leggeri e, soprattutto, Roma: sono questi gli ingredienti de La ricetta italiana, rivisitazione italo-cinese del classicissimo e intramontabile Vacanze Romane.

Film d’apertura del Far East Film Festival 24 e grande successo al botteghino in Cina, il lungometraggio racconta la storia di Peng, uno stiloso cantante pop in crisi giunto nella capitale per girare un reality show, e Mandy, una caparbia studentessa di legge che vive nel retro di una sartoria con i propri zii mentre si divide fra mille lavori per sostenere la famiglia.

Lontani per contesto, personalità e interessi, ma accomunati dalla medesima insoddisfazione per la propria vita, i due si ritroveranno a incontrarsi e a vivere insieme una rocambolesca notte di fiaba per le strade di Roma.

Nei panni dei novelli Audrey Hepburn e Gregory Peck ci sono le giovani star del cinema cinese Liu Xun e Huang Yao. Dietro la macchina da presa troviamo invece la regista Zuxin Hou, co-sceneggiatrice del film insieme ad Alberto Simone, Cristiano Bortone e Si Yu.

Tratto dal soggetto “Un amore a Roma” dello stesso Alberto Simone, il film è infatti frutto di una coproduzione tra Italia e Cina (e Germania). Aperto a entrambi i mercati, il film contiene moltissimi – e immediati ? riferimenti alle due culture.

Da un lato la citazione della colonna sonora di Nuovo cinema paradiso, passando per il sentito scontro calcistico tra Italia e Germania, fino all’ambientazione nei più noti luoghi di Roma – con viste mozzafiato su l’immancabile Colosseo, ma anche sui Fori Imperiali, la Fontana di Trevi, Castel Sant’Angelo.

Dall’altro, il film fa riferimento all’isolamento delle famiglie cinesi in Italia, alle difficoltà linguistiche delle prime generazioni, all’attività familiare condotta con dedizione.

La recitazione, volutamente sopra le righe, abbraccia toni umoristici e leggeri per portare sullo schermo una storia d’amore che pone le sue basi nei più consolidati meccanismi della commedia romantica.

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Dall’iniziale antipatia e distanza fra i due protagonisti, passando per il successivo avvicinamento in una notte trascorsa insieme per le vie della città, fino ad arrivare alle inevitabili – ma risolvibili – incomprensioni.

Non mancano poi gli accenni al mondo della musica – con Peng impegnato in performance canore ? e della ristorazione – con Mandy che sogna di lavorare come chef per Antonino Cannavacciuolo.

Infine, seppur in modo scanzonato, il film propone una lieve critica al sistema dello show business e ai meccanismi televisivi che governano la morbosità di certi reality.

Dedicato alle vicende romantiche di due giovani che non intendono abbandonare i propri sogni, La ricetta italiana è quindi un comfort movie perfetto per chi ha voglia di una commedia romantica tradizionale, ma con un pizzico di novità.