Weekend nei teatri d’Italia, con Lino Guanciale, Moni Ovadia e Luca Barbareschi
Da Lino Guanciale nella Santiago del 1986 a Luca Barbareschi nell’anno delle presidenziali Usa, fino a Moni Ovadia e Giulio Corso di fronte alla gigantesca Moby Dick. Questi alcuni degli appuntamenti teatrali in scena nel prossimo weekend.
Roma
Struggente e visionario capolavoro dello scrittore cileno Pedro Lemebel, arriva all’Argentina Ho paura torero, diretto da Claudio Longhi, su drammaturgia di Lino Guanciale che in scena è la Fata dell’angolo, sensibile e passionale travestito, nella Santiago schiacciata dai pattugliamenti della primavera del 1986. In scena anche Daniele Cavone Felicioni, Francesco Centorame Michele Dell’Utri, Diana Manea, Mario Pirrello, Sara Putignano, Giulia Trivero.
Lino Guanciale: “Porto in scena la delicatezza. In Italia solo macerie emotive e un’idea grottesca di virilità
Dal 3 al 17 aprile. Moni Ovadia e Giulio Corso affrontano Moby Dick, il capolavoro di Herman Melville, al Quirino Gassman con la regia di Guglielmo Ferro. In scena, non una balena ma una condanna, una maledizione che diventa sfida tra uomini. Fino al 13 aprile.
Palermo
Agosto 1667. Nel suo studio, il vecchio Gian Lorenzo Bernini, massima autorità artistica della Roma barocca, è infuriato con Francesca Bresciani, intagliatrice di lapislazzuli che ha lavorato per lui nella Fabbrica di San Pietro e che ora lo accusa, di fronte ai cardinali, di non pagarle il giusto prezzo per il suo lavoro. È da questa vicenda, storicamente documentata, che parte Lettere a Bernini, nuova creazione di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari della Compagnia delle Albe, in cartellone al Biondo. Con Marco Cacciola protagonista, le lettere del titolo sono quelle che Bresciani spediva ai potenti committenti del Bernini per denunciare il torto subito e rivendicare i propri diritti. Dal 2 al 6 aprile.
Milano
Emma Dante porta in scena l’amore che resiste oltre il tempo con Il tango delle capinere, al Franco Parenti con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco protagonisti. Al centro, il racconto di due amanti nella loro quotidianità, fatta dal rumore di una tv accesa ad alto volume sulla finale del Mondiale del 1982, tra piccoli litigi e atti d’amore. Sulle note di vecchie canzoni, la coppia festeggia l’arrivo del nuovo anno “ballando” a ritroso la propria storia. Fino al 6 aprile.
Firenze
Luca Barbareschi è al Teatro della Pergola con Novembre, del premio Pulitzer David Mamet, una macchina comica perfetta in due atti, che interpreta con Chiara Noschese, che ne è anche regista, e Simone Colombari. Ambientata nel novembre dell’anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, November segue il presidente uscente Charles Smith, le cui possibilità di rielezione sono minate da un calo dei consensi, da fondi sempre più scarsi e dalla minaccia di una guerra nucleare imminente. Nonostante tutto sembri andare contro di lui, mentre il suo staff ha già gettato la spugna e sua moglie si sta preparando per la sua vita post-Casa Bianca, Chuck non è ancora pronto a mollare. Fino al 6 aprile.
Napoli
In prima nazionale al San Ferdinando, Peppino Mazzotta riscrive e porta in scena una delle opere più note di Gogol, Anime morte: un affresco grandioso e sconvolgente della Russia di metà Ottocento, in cui l’autore, con la sua anarchica energia vitale, infonde l’essenza del carattere russo e, al tempo stesso, sfiora gli orrori nascosti nel profondo di tutti noi. Con Federico Vanni, Milvia Marigliano, Gennaro Apicella, Raffaele Ausiello, Gennaro Di Biase, Salvatore D’Onofrio, Antonio Marfella, Alfonso Postiglione, Luciano Saltarelli. Dal 3 al 13 aprile.
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