Wheesung, morta a 43 anni l’ultima star del K-pop
Choi Whee-sung, famoso con il nome d’arte Wheesung, tra i grandi protagonisti della musica pop sudcoreana, è stato trovato morto nella sua casa di Seul, capitale della Corea del Sud, nella serata di lunedì 10 marzo. La star del K-pop aveva 43 anni. L’annuncio del ritrovamento del cadavere è stato dato dalla polizia, come riferisce la stampa locale. La causa della morte non è ancora stata determinata, anche se l’ipotesi più probabile appare il suicidio, innescato dalla depressione che ha segnato gli ultimi anni della sua carriera collegata a un calo di successo.
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La polizia di Seul ha dichiarato che è passato diverso tempo prima che il suo corpo venisse scoperto e che non c’erano segni di violenza. Le indagini vanno avanti per determinare l’esatta causa del decesso. L’agenzia del cantante, Tajoy Entertainment, ha rilasciato una dichiarazione per esprimere “profondo dolore” per la prematura scomparsa. “L’artista Wheesung ci ha lasciato. È stato trovato in arresto cardiaco nella sua residenza ed è stato poi dichiarato morto”, afferma il comunicato. Secondo il quotidiano The Korea Times, Wheesung è stato trovato privo di sensi nel suo appartamento nel distretto settentrionale di Seul, Gwangjin-gu, alle ore 18:29. I soccorritori sono entrati in casa sua dopo aver risposto a una chiamata di emergenza della madre. Il cantante doveva incontrare il suo manager all’inizio della giornata, ma non si è presentato e non è stato riuscito a contattarlo. La madre, che abita nello stesso condominio, è andata a controllare e ha trovato il figlio che non reagiva, dando subito dopo l’allarme.
Conosciuto per la sua voce potente e le sue ballate romantiche, Wheesung aveva debuttato nel 2002 con l’album di successo Like a Movie. It’s Real e For the Moment, usciti rispettivamente nel 2003 e nel 2004, sono state altre hit del cantante. La sua fama è cresciuta negli anni successivi, mescolando i generi pop e hip-hop. La sua carriera ha subito un colpo devastante nel 2021 quando è stato processato e condannato per uso regolare e non prescritto del potente anestetico propofol: per questo ha ricevuto una condanna a un anno di prigione e la pena è stata sospesa. Dopo l’infortunio ha continuato a esibirsi, ma non ha più avuto lo stesso successo di pubblico e di vendite.
Kim Sae-ron, morta l’attrice sudcoreana. Aveva 24 anni
È lunga la lista di artisti, cantanti e attori sudcoreani molto giovani, che sono morti in situazioni poco chiare. L’ultima è stata l’attrice di 24 anni Kim Sae-ron, nota per i suoi ruoli da baby star in A Brand New Life (2009) e L’uomo che veniva dal nulla (2010), il film sudcoreano di maggior incasso del 2010. Nel 2023 era morto il venticinquenne Astro Moonbin, nel 2021 a pochi giorni di distanza sia l’attrice Song Yoo-jung che il rapper Iron, nel 2019 un’altra giovane star Goo Hara. Dietro a queste morti quasi sempre c’erano storie di bullismo, pressione sociale, gestione faticosa del successo in una società – quella coreana – che ha avuto un’accelerazione vorticosa negli ultimi anni con conseguenze però sulle più giovani generazioni. Una realtà che un film da Oscar come Parasite e una serie come Squid Game hanno sottolineato.
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